La Corte dei conti tira in ballo Talamonti per 80mila euro presi da Picenambiente: l'incarico oggetto di un'interrogazione

La Corte dei conti tira in ballo Talamonti per 80mila euro presi da Picenambiente: l'incarico oggetto di un'interrogazione
La Corte dei conti tira in ballo Talamonti per 80mila euro presi da Picenambiente: l'incarico oggetto di un'interrogazione
di Alessandra Clementi
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Domenica 21 Gennaio 2024, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 11:11

SAN BENEDETTO La Corte dei conti ha rivolto alla dirigente Catia Talamonti l’invito a dedurre a fronte del procedimento aperto sette anni fa, legato agli 80mila euro percepiti dalla funzionaria nella veste di presidente della Picenambiente. Questione che sarà affrontata nel prossimo consiglio comunale dove verrà presentata un’interrogazione, a firma del consigliere Giorgio De Vecchis, la cui discussione sarà secretata.

L’istruttoria

Era il 2017 quando la Corte dei conti apriva un’istruttoria sui compensi percepiti dalla dirigente Talamoni durante la presidenza della Picenambiente. Seguita da un decreto emesso nel 2022 anche a fronte del procedimento aperto presso la Procura della Repubblica di Ascoli. Tanto che la stessa dirigente ha comunicato al sindaco Spazzafumo di esser stata invitata a fornire controdeduzioni su istruttoria della Corte dei conti della Procura regionale presso la sezione giurisdizionale delle Marche. A cui è seguito un altro protocollo da parte del segretario generale Stefano Zanieri in cui veniva consegnato al sindaco il parere reso dall’avvocato Alessandro Lucchetti. Il legale infatti ha ricevuto nei mesi scorsi l’incarico di chiarire al Comune come avrebbe dovuto comportarsi di fronte alla richiesta di rinvio a giudizio emessa nel confronti della dirigente. Lo stesso Lucchetti ha invitato l’ente a procedere con il recupero del denaro mettendo in mora la funzionaria. Inoltre l’avvocato invita il Comune a costituirsi parte civile nel procedimento in corso presso la Procura. La richiesta di rinvio a giudizio per peculato era stata emessa dalla Procura nei confronti di Talamonti per il reato di peculato. La vicenda risale a quando la professionista ricopriva il ruolo di presidente della Picenambiente e per il quale ha percepito compensi per 80mila euro che avrebbe dovuto riconsegnare all’ente, mentre stando alla posizione della dirigente le spettavano di diritto. Della questione si discuterà nel consiglio di sabato: il capogruppo De Vecchis ha presentato un’interrogazione.

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