San Benedetto, cancellati i due corsi dell’Ipsia durante la fase delle iscrizioni

San Benedetto, cancellati i due corsi dell’Ipsia durante la fase delle iscrizioni
San Benedetto, cancellati i due corsi dell’Ipsia durante la fase delle iscrizioni
3 Minuti di Lettura
Venerdì 2 Febbraio 2024, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 12:16

SAN BENEDETTO Quindi giorni. Quanto è bastato per attivare due nuovi corsi all’Ipsia è servito poi per cancellarli. La Regione nei primi di gennaio aveva attivato i corsi di Meccanica ed Elettronica per poi cancellarli il giorno 22 dello stesso mese. Da qui la denuncia da parte della politica e il forte disappunto espresso dai vertici dello stesso istituto superiore.

La contro-delibera

Con delibera regionale numero 54 del 22 gennaio la giunta regionale ha rettificato la deliberazione del 5 gennaio negando all’Istituto di Istruzione Superiore (ex Ipsia) Guastaferro l’istituzione degli indirizzi Meccanica, Meccanatronica ed Energia, nonché Elettronica ed Elettrotecnica che erano stati indicati dalla stessa Provincia di Ascoli.

La delibera originaria

Precisamente con la delibera numero 1.535 del 23 ottobre 2023 la giunta regionale aveva approvato le “Linee di indirizzo regionali per il dimensionamento della rete scolastica per l’anno scolastico 2024/2025” indicando i criteri generali per la definizione della rete scolastica; successivamente le singole Province avevano provveduto al dimensionamento delle istituzioni scolastiche per il loro territorio di riferimento. La Provincia con delibera numero 13 dello scorso 22 novembre aveva approvato la richiesta dell’Iis “Guastaferro” per l’istituzione dei corsi. A seguire la giunta regionale con delibera numero 1 dello scorso 5 gennaio scorso aveva recepito tale richieste approvando il dimensionamento. «La giunta regionale di destra ha fatto l’ennesimo “regalo” alla nostra città - affermano i consiglieri Canducci e Bottiglieri - negando al Guastaferro con una motivazione risibile l’istituzione dei nuovi indirizzi. Cosa ha fatto cambiare idea alla giunta regionale in poco più di 15 giorni nel silenzio assordante del consigliere sambenedettese Andrea Assenti? La rettifica sarebbe fondata su un principio di uniformità e coerenza rispetto a quanto deliberato nelle passate programmazioni della giunta regionale sulle medesime richieste. Se fosse così per coerenza non si dovrebbero mai istituire nuovi indirizzi, tutto resterebbe fermo, ma in realtà non è così, nuovi indirizzi vengono periodicamente approvati.

Una “manina” si è attivata per cancellare quanto già approvato, a danno del Guastaferro e dell’offerta formativa della città di San Benedetto? Cosa ne pensa il consigliere regionale Andrea Assenti e tutto il centrodestra sambenedettese? Anche questa decisione è passata sopra alla sua testa? Il dubbio è che o non si è interessato a questo problema o il suo peso politico in maggioranza è praticamente nullo. E gli altri assessori e consiglieri di maggioranza del nostro territorio cosa hanno fatto per evitare che la giunta cambiasse il parere positivo?». Sempre dal mondo politico arriva la critica dei Cinquestelle con il deputato Giorgio Fede che argomenta: «Le motivazioni sono incomprensibili, tanto più che nel frattempo si autorizzano scuole private su materie per cui sembrerebbe non abbiano neanche i laboratori». Non meno dura è la direttrice dell’istituto, Marina Marziale, che afferma: «Con profondo rammarico e a iscrizioni già avviate, l’Istituto, le famiglie e gli alunni prendono dunque atto che l’offerta formativa dell’Istituto Guastaferro deve rinunciare all’introduzione di due ulteriori indirizzi fortemente richiesti sia a livello locale sia nazionale. La scuola, in questi anni, si è dotata di spazi, attrezzature e laboratori all’avanguardia, sperimentando una didattica attiva e laboratoriale e svolgendo un ruolo di primo piano».

Lo stupore

A intervenire in merito anche il sindaco Spazzafumo che dichiara: «Con stupore e disappunto apprendo della decisione della Regione di revocare un proprio pronunciamento di poche settimane fa, togliendo all'istituto Guastaferro la possibilità di arricchire la propria offerta formativa. Poiché le motivazioni di tale decisione appaiono francamente poco chiare, sarà mia cura chiedere spiegazioni nelle opportune sedi». L’assessore regionale all’istruzione Chiara Biondi contattata ha affermato che non conosceva la questione e che si sarebbe informata al più presto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA