Ascoli, fumata nera con l'Ast: in sindacati Usb e Nursind in sciopero il 22 marzo

Ascoli, fumata nera con l'Ast: in sindacati Usb e Nursind in sciopero il 22 marzo
Ascoli, fumata nera con l'Ast: in sindacati Usb e Nursind in sciopero il 22 marzo
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Domenica 25 Febbraio 2024, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 26 Febbraio, 07:23

ASCOLI - A seguito della fumata nera nell’incontro con la direzione generale dell’Ast, i sindacati Usb e Nursind hanno provlamato uno sciopero degli operatori sanitari per tutto il 22 marzo, compreso primo e ultimo turno montante. Lo sciopero è indetto per le seguenti motivazioni: veti mancate proroghe di lavoratori al 31 dicembre 2023, dopo il fallimento del tentativo di raffreddamento in prefettura.

Sono in scadenza oltre 172 precari, di cui 123 infermieri e Oss di 27 unità sono in scadenza a febbraio e marzo.«Il piano del fabbisogno del personale, nonostante l'incremento di 1,1 milioni di euro da parte della Regione, non prevede alcun finanziamento per la spesa del personale; al contrario, si registra una inaccettabile diminuzione di oltre 40 unità nel comparto, di cui 15 OSS, 6 infermieri, 6 ausiliari, 2 operatori tecnici e 12 amministrativi» denunciano i due sindacati.

Per loro si rende necessaria l'assunzione di personale proveniente dalle graduatorie di concorsi anche per altre figure carenti, come le sstetriche e i tecnici di radiologia (di cui recentemente si sono dimessi 4 unità), al fine di colmare le carenze di organico e ripristinare servizi e reparti chiusi. «Tra questi, è urgente riaprire il reparto di malattie infettive e riattivare i posti letto che risultano mancanti secondo il PIAO dell'Azienda Sanitaria Territoriale (AST) autorizzati dalla Regione Marche, oltre a quelli chiusi a causa dell'emergenza Covid, come i 12 posti letto di Urologia e i 2 del Dipartimento di Psichiatria, e il 2° piano della RSA di Offida. Recentemente riattivare anche le culle della Patologia Neonatale e i posti letto della Murg di San Benedetto del Tronto». Usb e Nursind sottolineano come è urgente procedere alla stabilizzazione immediata del personale precario, includendo tutti coloro che possiedono i requisiti previsti dalla normativa Covid. Fra le rivendicazioni il riconoscimento del pagamento dei festivi infrasettimanali e degli straordinari.

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