La direttrice Natalini rimarca i numeri e dice: «Dall’Abruzzo tanti cittadini scelgono di curarsi da noi»

La direttrice Natalini rimarca i numeri e dice: «Dall’Abruzzo tanti cittadini scelgono di curarsi da noi»
La direttrice Natalini rimarca i numeri e dice: «Dall’Abruzzo tanti cittadini scelgono di curarsi da noi»
di Marco Vannozzi
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Sabato 24 Febbraio 2024, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 11:28

ASCOLI Sfonda il muro dei tre milioni il numero delle prestazioni di specialistica ambulatoriale, inclusa l’attività del laboratorio. Ed è boom per gli interventi chirurgici. La direttrice generale dell'Ast di Ascoli, Nicoletta Natalini, traccia un bilancio del 2023. Lo sguardo intanto è rivolto ai prossimi traguardi con l'attenzione alle grandi tecnologie in arrivo nei due ospedali di Ascoli e San Benedetto. La sede della Regione ospita la presentazione dei risultati.

I numeri

Nel 2023 si registra un incremento di oltre 157mila prestazioni di specialistica ambulatoriale, per un totale di 3.090.439, di cui solo 59.164 in regime di libera professione: 2.369.481 di laboratorio analisi (12 pro capite), 720.958 specialistiche (4 pro capite).

Impennata per l'attività chirurgica rispetto all'anno passato: +91% l'interventistica pneumologica (oltre 150 prestazioni), +47% di interventistica gastroenterologica su prestazioni complesse, +46% quella otorinolaringoiatrica e +26% della chirurgia generale di San Benedetto (entrambi sul 2021) e + 23% chirurgia del Mazzoni, solo per citarne alcuni. «Alcuni dati sono sorprendenti – afferma Natalini -. C'è una narrazione secondo la quale chirurgia ad Ascoli faccia poco. Non è così. Quasi tutte le branche chirurgiche sono in incremento. L'impegno a migliorarci è sempre massimo».

Salgono i ricoveri e le giornate di degenza, in aumento il valore di produzione, il 13% è dovuto alla mobilità attiva. «Siamo una Ast di confine. Dall'Abruzzo tanti cittadini scelgono di curarsi da noi. I nostri professionisti sono attrattivi, per noi è un vanto», dichiara Natalini. E poi le eccellenze come cardiologia e soprattutto ematologia. «Siamo il secondo punto di riferimento nelle Marche per terapia con Car-T per il trattamento dei linfomi: pochi mesi fa c'è stato il trattamento di un primo paziente, a breve ci sarà il secondo» annuncia la direttrice.

Gli investimenti

Quasi sei milioni di euro di investimenti strutturali, acquistate attrezzature sanitarie per 1,2 milioni di euro. C'è il cronoprogramma per la prossima installazione delle tecnologie d'avanguardia con fondi Pnrr: due Tac, una per San Benedetto e una per Ascoli, rispettivamente a maggio e giugno; un mammografo (giugno) e una Risonanza magnetica nucleare (settembre). Inoltre, con fondi propri, l'Ast procederà alla “rigenerazione” (up-grade tecnologico, entro settembre) della Rmn di San Benedetto. «Quando possiamo scegliere, scegliamo il meglio» chiosa Natalini. Nel 2023 è stato incrementato il piano di committenza con il privato accreditato, relativamente al numero di posti letto da mettere a disposizione del pronto soccorso ogni giorno, la direttrice segnala l'ottimo risultato in termini di soddisfazioni dei pazienti per il servizio di fast track geriatrico al Pronto soccorso sambenedettese. Si conferma la collaborazione con le università e con il Bim; nel 2024 spazio anche alla predisposizione dell'atto aziendale, a 5 nuovi punti salute, all'elaborazione del piano di committenza per il bando di gara per il nuovo ospedale di San Benedetto. «Non voglio sbagliare» sottolinea Natalini.

Poi la direttrice ha infine toccato il tema relazioni sindacali. «I sindacati agguerriti? Giusto così - sostiene -. Quasi dal 2020 non venivano fatti accordi sindacali e non venivano distribuiti ai lavoratori i fondi integrativi di cui hanno diritto. Lo abbiamo fatto noi».

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