ASCOLI - I monumenti chiedono aiuto. L’idea di farli parlare è venuta ad Enzo Morganti, fotografo amatoriale ed autore di libri di immagini sulla città. Attraverso una cartolina, la prima ma non l’ultima, fatta veicolare in 300 copie, ha immaginato che un antico portale di corso Mazzini volesse lanciare un grido di allarme per lo stato di degrado in cui versa. Un sos ad istituzioni, privati e associazioni.
Il retro della cartolina, infatti, contiene un testo che recita: «Sono un artistico portale del XV secolo situato al 27 di corso Mazzini (porta Romana), proveniente da una casa demolita in via Quinto Curzio Rufo, forse appartenuta al pittore Carlo Crivelli.
«Basterebbero un falegname e un artigiano»
A detta di Morganti, l’intervento di recupero del portale non sarebbe troppo costoso né complesso. «A mio avviso basterebbe coinvolgere un falegname per il restauro della parte lignea e un artigiano per risistemare il travertino rovinato. Soltanto il vetro della lunetta, ormai andato in frantumi, è da sostituire. I nostri avi ci hanno tramandato questi capolavori, a costo di grandi sacrifici, e noi abbiamo il dovere morale di mantenerli e conservarli a beneficio delle future generazioni. La cartolina è anche una esortazione alle associazioni che hanno nel loro statuto la tutela dei monumenti e ai privati di prodigarsi per eliminare le brutture della nostra città. Basta poco per renderla più bella. Inoltre, ci troviamo in una zona ad alta densità di turisti perché è vicino a rua Lunga, con la famosa iscrizione sul portale, al teatro romano e a Porta Gemina. I visitatori che arrivano osservano con tristezza il degrado e talvolta nemmeno riescono a fare la foto perché ci sono auto parcheggiate davanti».
Morganti ha segnalato all’amministrazione comunali altri i casi di degrado nella zona. In particolare, il marciapiede di via dei Templari «pieno di buche e quando piove si riempie di acqua» ed il pavimento sotto la Porta Gemina «che versa in uno stato pietoso. So c’è un progetto di riqualificazione di questa antica costruzione. Speriamo che si intervenga subito».