«Sei una vipera, hai Satana nel corpo». Botte e minacce alla moglie, ma se la prende anche con la figlia di 17 anni

«Sei una vipera, hai Satana nel corpo». Botte e minacce alla moglie, ma se la prende anche con la figlia di 17 anni
«Sei una vipera, hai Satana nel corpo». Botte e minacce alla moglie, ma se la prende anche con la figlia di 17 anni
di Luigi Miozzi
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Venerdì 26 Gennaio 2024, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 16:02

ASCOLI - Avrebbe minacciato di morte la moglie, l’avrebbe maltrattata e aggredita fisicamente tanto da procurarle lesioni gravi. Un quarantenne di origine campana ma residente nella Vallata del Tronto è stato rinviato a giudizio su richiesta della procura di Ascoli al termine delle indagini svolte a seguito della denuncia sporta dalla moglie. Secondo quanto sostenuto dal pubblico ministero Saramaria Cuccodrillo nella richiesta di rinvio a giudizio, il marito avrebbe assunto comportamenti violenti anche nei confronti della figlia diciassettenne.

Le botte

Stando agli elementi raccolti dagli inquirenti, il quarantenne avrebbe più volte maltrattato la moglie e minacciata.

Secondo anche quanto riferito dalla donna ai carabinieri di Castel di Lama, il marito avrebbe avuto un atteggiamento aggressivo nei suoi confronti rivolgendole frasi offensive come «Hai Satana in corpo, sei una vipera, non mi fido più di te» oppure altre del tenore «devi vergognarti, sei una pazza». Ma non solo. Il quarantenne avrebbe anche controllato gli spostamenti della moglie, le avrebbe imposto il modo di vestire e anche di truccarsi impedendole anche di frequentare le sue amiche. Una situazione che per la donna era divenuta insostenibile tanto da decidere di divorziare. Una decisione che non sarebbe piaciuta al marito che, messo al corrente della volontà della moglie, avrebbe reagito afferrandola per i polsi e gettarla sul divano. Avrebbe anche tentato di baciarla trovando l’opposizione della donna che a quel sarebbe stata scaraventata a terra e presa a calci e pugni per poi minacciarla di morte brandendo un coltello da cucina. Sempre secondo quanto sostenuto dalla Procura sulla base degli elementi raccolti, il quarantenne si sarebbe scagliato anche contro la figlia. Non approvava la relazione sentimentale della diciassettenne tanto che la lite scoppiata fra padre e figlia sarebbe sfociata nell’aggressione del genitore nei confronti dell’adolescente. L’avrebbe afferrata per i polsi e l’avrebbe scaraventata sul divano strappandole i vestiti.

La lite

In questa occasione, il padre avrebbe anche aggredito la madre che si sarebbe messa in mezzo nel tentativo di mettere al riparo la figlia dall’ira del padre. Accuse che vengono contestate dal difensore del quarantenne, l’avvocato Alessandro Angelozzi che tenterà di smontare il castello accusatorio nel corso del processo. La prossima udienza è fissata per il 24 aprile ed in quella occasione verrà sentita la moglie come persona offesa e un testimone della difesa.

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