Semaforo verde al concorso per 10 posti in Medicina d’urgenza ad Ascoli e San Benedetto

Semaforo verde al concorso per 10 posti in Medicina d’urgenza ad Ascoli e San Benedetto
Semaforo verde al concorso per 10 posti in Medicina d’urgenza ad Ascoli e San Benedetto
di Mario Paci
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Lunedì 2 Ottobre 2023, 01:30 - Ultimo aggiornamento: 3 Ottobre, 07:23

ASCOLI - Per la prima volta l’azienda sanitaria territoriale ha bandito un concorso autonomo, senza dipendere da altre Ast, per la copertura di dieci medici di medicina d’urgenza presso i pronto soccorso dell’ospedale Mazzoni di Ascoli e Madonna del Soccorso di San Benedetto. È stata infatti accettata la richiesta di un’emissione urgente di una procedura concorsuale per l’assunzione a tempo indeterminato di dirigenti medici per l’Emergenza – Urgenza.

 
I precedenti


Purtroppo, nei precedenti concorsi pubblici unificati in ambito Asur, non è stato possibile soddisfare completamente il fabbisogno di personale dell’Ast di Ascoli.

La direttrice generale Natalini, dunque, preso atto dell’elevato numero di posti vacanti di medici nell’area di Emergenza-Urgenza, ha conferito il mandato di procedere, con sollecitudine, all’indizione di un concorso pubblico, per titoli. Le assunzioni saranno coerenti con la programmazione del fabbisogno triennale 2023-2025. Considerate, purtroppo, le difficoltà di reclutamento del personale e le diverse peculiarità aziendali, viene data indicazione di non avviare procedure di reclutamento in forma aggregata.

Al concorso potrà partecipare anche il personale medico, che alla data di pubblicazione del decreto, nel periodo intercorrente tra il 1° gennaio 2013 ed il 30 giugno 2023, abbia maturato, presso i servizi di emergenza-urgenza del Servizio sanitario nazionale, almeno tre anni di servizio, anche non continuativo, con contratti a tempo determinato, con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, con contratti di convenzione o altre forme di lavoro flessibile, o abbia svolto un documentato numero di ore di attività, equivalente ad almeno tre anni di servizio del personale medico a tempo pieno, anche non continuative, presso i servizi. Potranno partecipare anche i candidati laureati ma non in possesso di alcun diploma di specializzazione.


E proprio per quanto concerne gli specializzandi, prima o poi, bisognerà rivedere la normativa. Se è vero che potranno partecipare al concorso purtuttavia molti di loro rischiano di perdere il titolo della specializzazione universitaria e per questo motivo spesso preferiscono rinunciare al contratto.


È comunque un segnale positivo che l’Ast 5 abbia deciso di indire un concorso pubblico autonomo per selezionare i medici per la medicina d’urgenza ma bisogna anche puntualizzare che le assunzioni non avverranno immediatamente per cui i reparti continueranno a rimanere sguarniti di personale a tempo indeterminato, per almeno un altro anno . Nel frattempo i turni di servizio nei reparti sono coperti dai medici delle cooperative private e dai medici dell’ospedale che svolgono prestazione aggiuntive remunerate. È ovvio che sono interventi tampone che hanno un elevato impatto sulla spesa sanitaria. Costi che, però, in questo momento, non possono essere contenuti proprio per l’importanza della prestazione fornita agli utenti specie nei pronto soccorso. Ecco perchè la prossima sfida sarà quella di evitare tagli al budget dell’Ast. Esiste il rischio che pensando alla gallina di domani si rischia di fare a meno dell’uovo di oggi. 

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