Rieti, Trieste, Torino, Mondovì, Cuneo, San Benedetto, infine Ascoli. L'infanzia e l’adolescenza di Maddalena Ciancaleoni è stata caratterizzata da spostamenti periodici, dovuti al lavoro in banca del padre che portava la famiglia a cambiare spesso città. Spirito di adattamento, forza d’animo e una serenità di fondo trasmessa da papà Angelo e mamma Pina, a lei e a suo fratello minore Giovanni.
Una serenità che si è mantenuta inalterata negli anni: «I miei genitori sono stati fondamentali, persone fantastiche - commenta Maddalena - che mi hanno aiutato, appoggiato, dato forza e sicurezza. Purtroppo papà non c’è più da qualche anno». La giovane Maddalena per le scuole superiori sceglie il liceo scientifico: «Ho fatto il biennio a San Benedetto, mentre il triennio l’ho frequentato al liceo di Ascoli. In ogni scuola mi sono sempre trovata bene e avevo questa strana possibilità di azzerare tutto e ricominciare da capo, anche nelle amicizie, in un altro luogo. Ho sempre mantenuto i contatti con i compagni di classe».
La svolta
Ad Ascoli c’è però la svolta, non solo per le famose vasche in piazza e la vespetta PK 50 bianca per andare a scuola, che tutt’oggi usa. Ascoli diventa la sua città del cuore, in tutti i sensi: «Eravamo una classe unita, affiatata. Qui ho stretto amicizie con persone che frequento tuttora. Qui ho incontrato mio marito, che ha condiviso con me anche il percorso universitario». Insieme a film come “Il tempo delle mele” e canzoni indimenticabili di Elton John, galeotta fu la gita di quinto anno a Barcellona nel 1989: «I compagni di classe avevano decretato che dovesse nascere questa storia fra me e Fulvio e, tutti complici, hanno architettato le situazioni perfette. Era il 1 aprile, ma non è stato uno scherzo. Sono 35 anni che siamo insieme!».
E nell’amato sestiere di suo marito, la Piazzarola, hanno formato famiglia. Maddalena ha sempre tenuto alla scuola: «Paradossalmente, nei tempi del liceo scientifico, la mia materia preferita era la letteratura italiana.
Grande determinazione
Determinata e appassionata, sin da adolescente quando si prefigge un obiettivo, cerca di raggiungerlo impegnandosi con tutte le sue forze: «Se mi prendo un impegno - dichiara Maddalena - ci dedico anima e corpo. Mi sono sempre fatta carico dei miei doveri, dei miei obblighi, verso me stessa e verso i miei genitori. L’esperienza di cambiare continuamente città, amicizie, ricominciare ogni due anni da zero ti costringe a delle scelte. Devi essere capace di capire come presentarti, cosa vuoi anche dal rapporto di amicizia, memore delle esperienze precedenti. Se non sei determinata, a quell’età entri un po’ in crisi. Proprio per questo, le situazioni nuove non mi hanno fatto mai paura e da allora ho imparato ad essere oggettiva nel valutare le situazioni».
Il consiglio
E aggiunge una considerazione rivolta ai giovanissimi: «Devono vivere intensamente la loro età, le situazioni del momento, senza focalizzarsi su angosce o paure di quello che verrà, perché se le cose si fanno con impegno, con coerenza e mettendoci per così dire la testa, c’è una soluzione per tutto, anche per ciò che apparentemente può essere assurdo». La passione e l'esperienza non possono essere smentite.