Colpo alla Gioielleria Cichetti, sotto esame i filmati delle telecamere in un raggio di 5 chilometri

Colpo alla Gioielleria Cichetti, sotto esame i filmati delle telecamere in un raggio di 5 chilometri
Colpo alla Gioielleria Cichetti, sotto esame i filmati delle telecamere in un raggio di 5 chilometri
di Davide Crisci
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Sabato 13 Gennaio 2024, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 15:15

ALBA ADRIATICA Chi ha prima sequestrato e poi rapinato Stefano Cichetti, il gioielliere di Alba Adriatica che si è visto puntare contro una pistola per 25 interminabili minuti, non ha agito da solo. E all'interno dell'auto, nel tragitto che va dall'abitazione, dove è stato prelevato, alla gioielleria, il malvivente era davvero in collegamento telefonico con i complici. È questa la convinzione degli investigatori che indagano sul grave fatto di cronaca avvenuto mercoledì sera intorno alle 19.30.

Il piano

Un piano studiato nei minimi particolari, opera di professionisti considerata anche la tranquillità mostrata dal malvivente durante le fasi della rapina.

Mai un segnale di nervosismo, nemmeno quando, a colpo ultimato, il rapinatore ha addirittura preteso che venisse accompagnato nella vicina Villa Rosa. Lì, in una traversa di via Roma, o comunque in zona, ad attenderlo con ogni probabilità, c'erano dunque i complici. Le stesse persone che una trentina di minuti prima lo avevano lasciato davanti alla casa del gioielliere, in via degli Oleandri nel quartiere di Villa Fiore ad Alba Adriatica.

Tutto infatti si è svolto in poco tempo: dal sequestro alla rapina in gioielleria fino al passaggio a Villa Rosa sono passati appena 25 minuti. Relativamente breve anche il raggio di azione, non più di 5 chilometri. Cinquemila metri che i carabinieri della stazione di Alba stanno passando al setaccio visionando ogni filmato delle telecamere disseminate sul territorio. Ieri mattina i militari dell'Arma sono tornati anche nella gioielleria di via della Vittoria per acquisire le immagini della videosorveglianza del negozio. Gli investigatori continuano a vedere e a rivedere i filmati alla ricerca di indizi utili.

La descrizione

Il rapinatore, con accento romano, alto circa 1.70, indossava uno scaldacollo che gli coprivano bocca e naso. Difficile ipotizzare che si trovi ancora in zona, per questo gli investigatori stanno acquisendo anche le immagini delle telecamere dei vicini caselli autostradali. Nel frattempo sulla vicenda arrivano le prime reazioni politiche. Il gruppo consiliare Siamo Alba esprime piena solidarietà al gioielliere rapinato e minacciato. «L' ennesimo episodio di un fenomeno preoccupante che si registra in questi ultimi giorni - si legge in una nota - furti nelle abitazioni dei privati, nella scuola media, negli esercizi commerciali, risse e atti vandalici. Diventa sempre più impellente affrontare con serietà e sistematicità la mancanza di sicurezza nel paese con misure idonee a contrastare tali preoccupanti episodi».

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