Picchiato dal papà di un baby cestista, arbitro 18enne in ospedale: poi a scuola con lo zigomo gonfio

Il 18enne colpito al volto si è fatto refertare. Scatterà l’indagine sul tifoso del Montegranaro

Picchiato dal papà di un baby cestista, arbitro in ospedale: ora la denuncia
Picchiato dal papà di un baby cestista, arbitro in ospedale: ora la denuncia
di Stefano Rispoli
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Domenica 24 Marzo 2024, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 13:26

SENIGALLIA Si è dovuto presentare a scuola con uno zigomo gonfio, anche se i segni più profondi dell’aggressione sono incisi nell’animo. Non ha ancora sporto denuncia, ma si è riservato di farlo, l’arbitro di 18 anni, studente di un istituto superiore fanese, che venerdì pomeriggio nella palestra dell’Ipsia di Senigallia, durante una gara giovanile di basket, è stato picchiato dal papà di un 14enne espulso dopo aver dato un calcio alla panchina: un gesto di stizza dopo che era stato allontanato dal campo per aver commesso 5 falli, come prevedono le regole della pallacanestro.

I fatti

Si giocava Senigallia-Montegranaro, gara valida per il campionato Under14 Elite.

Mancava una manciata di minuti alla fine. Il genitore, di fronte al provvedimento punitivo nei confronti del figlio che gioca con la squadra ospite, ha perso la testa: è entrato in campo, ha affrontato a brutto muso il più grande dei due arbitri (l’altro ha soli 14 anni) e, nella concitazione della contestazione, lo ha colpito con una manata al volto, mentre veniva trattenuto dai dirigenti. I due direttori di gara si sono rifugiati nello spogliatoio e, dopo essersi confrontati con il designatore e i vertici del Comitato degli arbitri, hanno interrotto in anticipo la partita perché non c’erano più le condizioni di sicurezza.

Il referto

Venerdì sera il fischietto 18enne, sentendo dolore al volto, si è fatto medicare al pronto soccorso: nulla di grave, per fortuna. Restano lo choc, l’indignazione e la presa di posizione delle due società. «La violenza non dovrebbe mai entrare nelle palestre, condanniamo quanto accaduto», scrive la Pallacanestro Senigallia. «Con la nostra attività svolgiamo un importante lavoro sociale - spiega Luigi Giacomelli, il direttore generale - e questo episodio danneggia anche la nostra immagine. A inizio anno sensibilizziamo le famiglie e gli atleti, per prima cosa chiediamo rispetto per gli avversari e per gli arbitri. Ora ci confronteremo con la Federazione e con l’associazione degli arbitri per organizzare un’iniziativa, insieme alla società del Montegranaro». Che ha subito preso le distanze dal papà violento (non è un tesserato). E pensare che era stato lui, con il suo furgone, ad accompagnare il figlio e i compagni di squadra a Senigallia per la partita.

L’indagine

«In passato non si era mai reso protagonista di episodi simili - fa presente Fabrizio Vitali, presidente del settore giovanile del Montegranaro - ma questo è un gesto gravissimo, da condannare. Forniremo il suo nome alla Federazione per tutti i provvedimenti del caso. La nostra società è impegnata nel sociale, collaboriamo con molte associazioni, stiamo organizzando un torneo con ragazzi affetti da sindrome di Down. All’arbitro aggredito inviamo la nostra solidarietà». Il giudice sportivo si esprimerà domani: il Montegranaro rischia una pesante multa e una squalifica del campo. Se poi il giovane arbitro dovesse sporgere denuncia, per l’aggressore potrebbe scattare il Daspo, come primo provvedimento da parte della questura, con l’allontanamento da ogni campo sportivo. Per ora la Federazione preferisce non intervenire sulla questione: attende prima il verdetto del giudice.

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