Frane, ripascimento, parcheggi, ex Mutilatini: salvate Portonovo

Frane, ripascimento, parcheggi: salvate Portonovo
Frane, ripascimento, parcheggi: salvate Portonovo
di Andrea Maccarone
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Martedì 4 Luglio 2023, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 17:41

ANCONA Sos Portonovo. La baia così rischia di scoppiare. Il doppio assedio, via mare e via terra, di barche e auto. Gli accessi sostenibili, ciclovia e pedonale, che non arrivano mai. Lo scempio dell’edificio ex Mutilatini. Il tanto atteso ripascimento e le continue frane della falesia. Il gioiello ai piedi del Conero chiede aiuto. Va tutelato, curato veramente. O altrimenti ce lo giochiamo. 

 


I rinvii 


Portonovo a numero chiuso, sì o no? Campo gavitelli al largo del Trave e Mezzavalle, sì o no? Non è più possibile andare avanti col rimpallo delle responsabilità. Il presidente del Parco del Conero, Riccardo Picciafuoco, l’altro giorno si è espresso in modo netto: «Mi adopererò per cominciare la sperimentazione del campo gavitelli nel 2024». Il sindaco Daniele Silvetti, invece, temporeggia: «Vedremo» dice. Sui parcheggi, idem: gli operatori chiedono più posti auto a monte. Il sindaco propende per il numero chiuso a valle. Anzi, «ad esaurimento posti» come preferisce definirlo. Fatto sta che alla rotatoria a monte andrebbe posizionata una pattuglia della polizia locale per lo smistamento delle auto: chi ha la prenotazione al ristorante, o lo stagionale in spiaggia, può scendere anche col semaforo rosso. Gli altri no. Ma di tutte queste opzioni, nessuna è stata formalmente abbracciata. Si va avanti per inerzia e col solito metodo del rimpallo e della procrastinazione. Che si faccia o no il campo gavitelli, o il numero chiuso a valle, ma almeno si scelga una strada. Il tempo delle proposte è terminato. È arrivato il momento di prendere delle decisioni importanti. Ne va della sopravvivenza di uno dei luoghi più suggestivi, ma allo stesso tempo delicati, della riviera del Conero. Ora basta rinviare.

Portonovo è la perla del Conero. Un luogo prezioso e di prestigio per quel brand turistico tanto sbandierato.

Poi basta scendere a valle per inciampare sull’obbrobrio dell’edificio ex Mutilatini. Uno stabile abbandonato e meta di sbandati e clochard. Anche qui, il valzer delle buone intenzioni: La Regione, tramite i fondi Iti, ha annunciato un progetto di recupero complessivo del valore di 5 milioni di euro. Di cui 3 per gli ex Mutilatini e gli altri due per la realizzazione del sentiero pedonale che dalla rotatoria a monte scende a valle. 


I collegamenti 


Definire gli orizzonti temporali delle infrastrutture che, non solo darebbero a Portonovo un valore aggiunto, ma ne ridefinirebbero la fruizione in quella tanto ricercata modalità sostenibile, è un terno al lotto. Il sentiero pedonale è a tutti gli effetti ancora un’idea. Nero su bianco, non c’è nulla. Se non l’analisi preliminare del percorso, la cui progettazione rientra nella programmazione 2021-2027. Dunque l’unico dato certo è il termine entro il quale dovrà essere realizzato. Altra incognita: la ciclovia del Conero, attualmente ferma al primo tratto di 3 km, da Portonovo verso Ancona. Lavori fermi? Sì. Perché «nel periodo primavera-estate bisogna evitare di disturbare l’accoppiamento del rospo smeraldino, che vive nel parco». La biodiversità prima di tutto, va bene. Non fosse, però, che portare avanti un cantiere durante l’inverno è sempre faticoso per via del meteo. Quindi, anche su questo, rimane difficile poter parlare in concreto di tempistiche. Ma allo stesso tempo non si può nemmeno rimanere sospesi agli annunci e ai cronoprogrammi puntualmente disattesi. Lo stradello di Mezzavalle, poi, è in condizioni pessime. Anche ieri una turista si è infortunata durante la discesa, cadendo si è procurata una distorsione alla caviglia ed è dovuta intervenire la Croce Bianca di Numana.


Le manutenzioni 


Ultimo, ma non per importanza, il problema delle manutenzioni. Il ripascimento delle spiagge è stato previsto per i primi di luglio. Oggi è il 4, e di ruspe nemmeno l’ombra. Si era anche parlato di arretrare gli stabilimenti per recuperare arenile. Verba volant. Intanto la falesia crolla. L’ultimo episodio domenica scorsa con una doppia frana: alla Vela e al Trave. Aree vietate ai bagnanti, eppure costantemente prese di mira. Controlli assenti e segnaletiche divelte. Portonovo più croce, che delizia.
 

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