Ancona, ex Mutilatini tra incendi
e clochard: «Pronti alla sgombero»

L'ex Mutilatini
L'ex Mutilatini
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Martedì 16 Maggio 2017, 10:17
ANCONA-  «Chiuderemo e sgombereremo l’edificio degli ex Mutilatini affinché non si verifichi un altro incendio e la struttura non subisca un ulteriore deterioramento». Lo assicura l’assessore al Patrimonio Paolo Manarini, dopo il principio d’incendio di domenica pomeriggio nell’area dell’ex colonia, dove qualcuno ha dato probabilmente fuoco ai batuffoli bianchi rilasciati dalla fioritura dei pioppi. L’allarme rogo ha calamitato di nuovo l’attenzione sull’immobile e il rischio incendio nella baia, con il mare come attuale unica via di fuga.

Verso le 18.30 i vigili del fuoco sono intervenuti, ma il primo intervento è stato effettuato con l’estintore da Paolo Bonetti, titolare Spiaggia Bonetti. «Per poco è stata sventata una tragedia - racconta Bonetti – se ci fosse stato più vento le fiamme avrebbero sicuramente raggiunto il bosco vicino. Quando sono arrivato davanti alla struttura degli ex Mutilatini, davanti a un’entrata c’erano pezzi di legno in fiamme e un grande fumo. Ho preso subito l’estintore che ho nel mio stabilimento e ho spento l’incendio. Subito dopo sono arrivati i pompieri, secondo cui l’incendio non è stato incidentale». Una sinergia importante, quella tra gli operatori, sempre vigili a quello che succede in mare, sulle piagge e nell’intera area. La struttura ex Mutilatini, ora di proprietà del Comune, è diventata ormai rifugio di sbandati e regno dell’incuria e dell’abbandono.

 Ancora più stridente perché si materializza in un luogo insignito dalla bandiera blu. Il degrado ambientale in cui versa l’ex colonia dei Mutilatini e l’area circostante è stato più volte denunciato anche dall’associazione Portonovo per Tutti. «A pochi mesi dall’inizio della stagione estiva – dichiara il portavoce, Vitaliano D’Addato – avevamo già denunciato che l’edificio degli ex Mutilatini stava subendo un progressivo degrado e aggressioni da parte di ignoti, con grande pericolo per l’ambiente e pesante deterioramento dell’immagine turistica di Portonovo. Chiediamo ancora una volta che l’edificio venga chiuso e messo in sicurezza dal Comune».
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