Imprenditore precipita in un dirupo, salvato dalla polizia. Il racconto dall'ospedale: «Non sono morto per miracolo»

L'imprenditore salvato dalla polizia: «Non mi ero accorto del dirupo e sono precipitato»
​​L'imprenditore salvato dalla polizia: «Non mi ero accorto del dirupo e sono precipitato»
di Daniel Fermanelli
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Lunedì 12 Febbraio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 14:54

OSIMO - «Sono precipitato accidentalmente da un cavalcavia in superstrada. Un terribile volo di sette metri: sono salvo per miracolo». Marco Cucculelli, imprenditore osimano di 60 anni, da un letto dell’ospedale di Torrette racconta la disavventura di cui è stato suo malgrado protagonista a Camerino, in località Valdiea. Non è stato un tentato suicidio, come si era pensato inizialmente.

«È successo tutto sabato scorso, intorno alle 5.40 del mattino - spiega -.

Stavo andando a Roma per prendere l’aereo per gli Stati Uniti, dove mi sarei dovuto recare per motivi di lavoro (si occupa di trasporti internazionali, ndr). Ero alla guida di un’auto alimentata a diesel presa a noleggio e la spia indicava il livello basso di AdBlue e dovevo con urgenza fare rifornimento di questo prodotto. Stavo cercando un’area di servizio ma lungo la mia corsia di marcia (mare-monti) erano tutte chiuse. L’unica aperta si trovava a Camerino, però era dalla parte opposta. Purtroppo non avevo alternative. Così ho fermato l’auto ai bordi della strada, sono sceso e ho attraversato a piedi entrambe le corsie. Ho scavalcato anche il secondo guardrail e a causa del buio non mi sono accorto che sotto c’era il vuoto. Sono precipitato per circa sette metri. Inizialmente ho perso i sensi, poi mi sono alzato per cercare di risalire ma era impossibile».

Dopo circa 20 minuti è arrivata una pattuglia della polizia stradale di Camerino, che stava rientrando dopo aver effettuato il turno di notte. Preoccupati dalla presenza dell’auto sulla superstrada con il motore acceso, gli agenti si sono calati nel dirupo, sorreggendosi a vicenda per non precipitare a loro volta. Appena raggiunto Cucculelli hanno allertato il 118.

«L’ambulanza - racconta ancora l’imprenditore osimano - è arrivata sul posto da una stradina di campagna sottostante. Sono stato portato prima all’ospedale di Tolentino e poi in eliambulanza a Torrette. Lo ripeto, mi sento miracolato. Forse devo ringraziare mio padre che dal cielo è stato il mio angelo custode. Non so come sia stato possibile ma non mi sono rotto le braccia. Ho riportato tre fratture al bacino, due costole rotte e qualche vertebra incrinata».

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