Il calendario 2019 è troppo "osè"
Nessuno vuole i soldi della beneficienza

Il calendario 2019 è troppo "osè" Nessuno vuole i soldi della beneficienza
di Stefano Rispoli
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Domenica 30 Dicembre 2018, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 21:41
OSIMO - A New York c’è chi ha speso 35 milioni di dollari per aggiudicarsi all’asta le foto inedite di una nuda e meravigliosa Marilyn Monroe a bordo piscina. Anche a Osimo in tanti sarebbero disposti a sborsare qualche euro per acquistare una copia del calendario sexy realizzato per promuovere gli ultimi modelli di occhiali del Centro Ottico Sanseverinati e per una giusta causa: devolvere l’intero incasso in beneficenza. Peccato che nessuno voglia ricevere quelle donazioni. «Il calendario è troppo osé», si sono sentiti rispondere gli ideatori dell’iniziativa che hanno collezionato una serie di «no, grazie».
 
Prima si sono rivolti a una famosa realtà nell’ambito onlus che ha negato il supporto, poi alla sede locale di un’altrettanto nota associazione che inizialmente ha dato il suo consenso per poi fare marcia indietro all’improvviso, quando già i primi calendari erano stati venduti, reputando quegli scatti offensivi e suscettibili di urtare la sensibilità e il buon gusto degli osimani. E allora, a mali estremi, estremi rimedi: i titolari dello storico negozio di ottica hanno deciso di passare un tratto di pennarello sul nome dell’associazione, distribuire gratuitamente i calendari ai clienti e restituire al mittente le somme ricavate perché in tanti avevano già devoluto delle offerte. Niente beneficenza, purtroppo. Colpa dell’atteggiamento bigotto dell’Osimo bene, secondo Giacomo Moresi, regista teatrale, titolare dell’agenzia di comunicazione Uaoh e autore degli scatti “proibiti”.

«Mi ritengo offeso da chiunque abbia considerato le mie foto volgari o in qualche modo offensive - protesta -. I miei 13 scatti sono casti, finalizzati a valorizzare gli occhiali del cliente in modo creativo e originale, uno shooting fatto da cittadini osimani che hanno deciso di aderire al progetto, con un’autocandidatura su Facebook, per uno scopo benefico. L’idea di metterli nudi è stata un gioco. Se Marilyn dormiva con sole due gocce di Chanel, i “modelli per un giorno” Sanseverinati hanno posato con i soli occhiali del famoso centro ottico. Il perbenismo borghese osimano mi stupisce, lo reputo ridicolo».

Piacciano o no, le foto che ritraggono i modelli per caso, come mamma li ha fatti, con indosso solo un paio di lenti trasparenti o colorate, non mettono in mostra le parti intime, opportunamente nascoste, ma giocano sul vedo-non vedo per incuriosire l’osservatore e porre l’accento sul brand osimano. Scatti particolari, sì, ma tutt’altro che pruriginosi, secondo gli ideatori di un’iniziativa che nasce dal claim “Total look Sanseverinati”: si ispira a campagne pubblicitarie nazionali e ha coinvolto ragazzi comuni di una città che si scopre bacchettona. Persino mamma e figlia hanno accettato di posare ironicamente. L’obiettivo? Raccogliere un migliaio di euro, grazie ai 300 calendari, da devolvere a un’associazione benefica locale. Che però non si trova. Colpa di quei nudi artistici, giudicati un po’ troppo spinti. Ma Moresi non si arrende e annuncia per l’anno prossimo un nuovo e divertente progetto fotografico nella speranza che qualcuno accetterà le donazioni.
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