CERRETO D’ESI C’è l’accordo tra Electrolux e sindacati per la gestione degli impiegati in esubero, quantificati in 153 a livello nazionale (sono 5 quelli dello stabilimento di Cerreto d’Esi). L’intesa definitiva, molto sofferta, è stata raggiunta nella serata di venerdì, al termine di intensi confronti nelle fabbriche, dopo che giovedì, nonostante la sigla di un accordo di massima, si erano riscontrate forti opposizioni nell’ambito delle Rsu, in modo particolare quelle dei siti produttivi di Porcia, nel Pordenonese, e di Susegana, nel Trevigiano.
Raggiunta l’intesa
L’altra sera, però, si è giunti finalmente a un accordo, sottoscritto da una larga maggioranza del coordinamento nazionale di Electrolux.
Per chi ne farà richiesta, poi, è contemplato pure un percorso di outplacement, che aiuti a trovare nuove opportunità lavorative. «Inoltre – osservano le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici – con questo accordo Electrolux conferma il piano di investimenti per l’Italia, esposto al ministero delle Imprese e del Made in Italy, garantisce un metodo di monitoraggio bimestrale con i delegati dei lavoratori e si impegna a ricorrere alla riqualificazione professionale e al part-time, laddove possibili, per ridurre gli esuberi. Vengono confermati altresì tutti i programmi di investimento frutto di accordi sindacali ed illustrati nell’incontro del 12 marzo scorso al Mimit». E’ appena il caso di ricordare che l’investimento previsto sull’impianto di Cerreto d’Esi per il 2024 ammonta a 3 milioni di euro, la stessa cifra spesa l’anno passato. Per quanto concerne il sito produttivo cerretese, poi, Electrolux intende recuperare volumi produttivi, tanto è vero che, dopo il calo di produzione evidenziatosi in questi anni (dai 130.000 pezzi del 2021 ai 97.000 del 2023), ipotizza per il 2024 un rialzo fino a 114.000 cappe.