Delitto di Sirolo, l'arrestato Fatah: Il capitano della Rivalsa nel torneo amatoriale

Delitto di Sirolo, l'arrestato Fatah: Il capitano della Rivalsa nel torneo amatoriale
Delitto di Sirolo, l'arrestato Fatah: Il capitano della Rivalsa nel torneo amatoriale
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Martedì 29 Agosto 2023, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 30 Agosto, 07:17

JESI «Non ci posso credere, ho i brividi solo a pensarci». E’ di unanime sgomento e incredulità la reazione di chi conosce Fatah Melloul, il 28enne di origini algerine ma cittadino italiano arrestato domenica a Palombina dai carabinieri per l’omicidio di Sirolo. Fatah, appassionato di calcio e di pesca, in Italia da anni insieme alla sua numerosa famiglia, è il presunto killer che a seguito di un diverbio stradale ha ucciso con una fiocina il giovane Klajdi Bitri, 23 anni.

«Non è possibile – commenta una conoscente – lui lo si vedeva poco in giro, visto che lavorava, ma la compagna sempre gentile e graziosa, spesso stava con la madre e andavano a fare spesa insieme…».

Nell’abitazione della coppia, a Jesi, nel quartiere Prato, infissi serrati e campanello muto. Come muti restano i vicini e i conoscenti. Troppo difficile realizzare che quel giovane, apparentemente come tanti in cerca di integrazione, possa essersi trasformato in un brutale assassino a causa di una banale precedenza per strada. «Al posto di quel povero ragazzo dal viso dolce poteva esserci chiunque». Serpeggia la paura. Una paura che blocca anche i pensieri, i ricordi. A Montecarotto, dove abitano i genitori e i fratelli di Fatah, non c’è voglia di parlare, commentare, né di ricordare che proprio il 28enne, due anni fa, insieme agli amici algerini aveva partecipato al Torneo amatoriale “Città di Montecarotto 3vs3” capitanando la formazione chiamata “La Rivalsa”, forse proprio per lo spirito che li animava. Oggi è meglio dimenticare, meglio non parlarne. Non parlano neanche i colleghi di lavoro presso la ditta di antincendi a Jesi dove Fatah lavora come operaio. Dopo tutto, che dire, se neppure lui ha trovato le parole davanti al giudice nell’interrogatorio di garanzia? 

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