CASTELFIDARDO - Spariscono fiori, vasi e persino gli arredi funerari: alla vigilia di Ognissanti torna l’incubo dei furti al cimitero. Un gesto non nuovo purtroppo, ma che ogni volta è fonte di amarezza per le persone colpite, di fatto, nei loro affetti più cari. Anche in passato c’erano state diverse segnalazioni, con richiesta di visionare le telecamere comunali presenti all’ingresso del parco monumentale.
Ad essere trafugate non sono solo le piante, vere o finte sembra non fare la differenza, ma anche vasi, portavasi, lumini, cornici, rosari e altri oggetti. Che qualcuno, però, arrivasse a rubare più volte consecutive nella stessa tomba, per lo più a distanza di una manciata di giorni, finora non era mai capitato. A farne le spese è stata una anziana vedova che nel giro di appena una settimana ha subito ben tre furti, l’ultimo lunedì scorso. Le piante che aveva messo nella tomba di famiglia sono state letteralmente estirpate dal grande vaso contenente la composizione floreale, subito rimpiazzate e nuovamente trafugate.
«Era già capitato che sparissero ceri e i fiori dall’edicola – racconta avvilita C.A. di 82 anni – ma stavolta ci sono rimasta malissimo. Rubare ai morti è deplorevole.
L’ultimo caso, risalente al 18 ottobre, è stato denunciato su Facebook da una osimana che ha condiviso così tutto il suo dispiacere dopo aver visto scomparire i ciclamini dall’edicola dei genitori. Sempre in questo periodo, diversi furti erano stati denunciati in passato pure a Camerano, Loreto e Offagna. Fra tutti, però, a suscitare parecchio clamore è stata la sottrazione di un intero fascio di rose rosse da una cappella cimiteriale a Castelfidardo nel febbraio 2020, il giorno di San Valentino: erano il regalo di compleanno di una anziana per il defunto marito.