Un software rallenta il bilancio
Camerano rischia il commissario

Un software rallenta il bilancio Camerano rischia il commissario
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Mercoledì 24 Maggio 2017, 09:34
CAMERANO - Venti giorni di tempo per approvare il bilancio consuntivo ed evitare commissariamento del Comune e scioglimento del Consiglio. L’ultimatum porta la firma del prefetto di Ancona, Antonio D’Acunto, intervenuto il 15 maggio con una missiva indirizzata al sindaco Annalisa Del Bello per la mancata deliberazione del rendiconto della gestione 2016 entro la scadenza del 30 aprile prevista dal Testo unico degli enti locali. A darne notizia con un post su Facebook è stato, lunedì pomeriggio, il capogruppo di Operazione Futuro Lorenzo Rabini.

«Mentre in Parlamento un emendamento al DL 50/17 sta per concedere un extra-time di tre mesi rispetto alla scadenza originaria per i bilanci consuntivi - afferma il consigliere di minoranza - il prefetto ha richiamato l’Amministrazione comunale all’osservanza delle procedure previste, e pur essendo a conoscenza di importanti problematiche derivanti da nuove forme di contabilità e di problemi ai sistemi informatici collegati ai nuovi programmi, ha assegnato un termine perentorio entro il quale dovrà essere approvato il rendiconto. È vero – aggiunge Rabini - che tantissimi Comuni italiani hanno questi problemi, ma è altrettanto vero che il consuntivo 2016 è stato già licenziato da una marea di altri enti locali. Il nostro lavoro sarà verificare la complessa situazione venutasi a creare a Camerano». Non concede sconti il M5S, rappresentato dal portavoce Stefano Defendi.

«Questa volta l’Amministrazione ha passato il segno per incapacità ed inerzia amministrativa», tuona il Movimento riservandosi di ricorrere al Tar. La diffida della Prefettura «assegna al Consiglio il termine ultimo di 20 giorni dalla notifica, ovvero il 3 giugno secondo i nostri conti. Siamo nell’attesa di capire come si concilierà questo termine con quello previsto dal Tuel che pone l’obbligo di consegnare la documentazione ai consiglieri almeno 20 giorni prima della convocazione del Consiglio».
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