La Flora inedita di Maratti. Trovata da un antiquario a Bolzano, è stata acquistata e presentata ieri a Camerano

Papetti: «L’artista ha saputo accoppiare il rigore del classicismo alla magnificenza del barocco»

La Flora inedita di Maratti.
La Flora inedita di Maratti.
di Roberto Senigalliesi
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Venerdì 15 Marzo 2024, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 11:38

Un dipinto inedito ritorna nel luogo di nascita di chi lo ha realizzato. Si tratta dell’opera “Flora con erma di Apollo” del pittore cameranese Carlo Maratti che è stato presentato ieri mattina nella chiesa di San Francesco, a Camerano.

Ispirato dalla figlia

Il dipinto, ispirato probabilmente a Faustina, la figlia dell’artista, è stato scovato a Bolzano, da un antiquario, che il Comune di Camerano ha acquisto per la cifra di 15mila euro e che ora andrà ad arricchire il patrimonio artistico della cittadina del Conero e che verrà esposto nella chiesa di San Francesco non appena sarà realizzato il sistema di allarme.  Carlo Maratti, nato a Camerano il 15 maggio del 1625 e morto a Roma il 15 dicembre del 1713 rappresenta un vanto per Camerano. 

Gli eventi

Il prossimo anno, proprio in occasione dei 400 anni dalla nascita, verranno proposti una serie di eventi, in collaborazione con la Regione Marche, i comuni di Ancona ed Ascoli Piceno, in grado di far conoscere meglio ed apprezzare l’opera di questo grande artista del ‘600, oramai riconosciuto come tra i più importanti del periodo sia per la sua produzione artistica che il suo ruolo di maestro e comunicatore delle stesse sue opere.

La tecnica originale

«Un artista vissuto praticamente due volte – l’ha descritto il prof. Stefano Papetti – che ha saputo accoppiare il rigore del classicismo alla teatralità e magnificenza del barocco. Nato in una piccola terra ma capace di conquistare l’Europa. A Camerano, oltre a quest’ultimo ed altri dipinti ci sono la sua prima e l’ultima opera di una intensa vita artistica.

In mezzo opere sparse in tutto il mondo. Un artista moderno, un grande intellettuale e maestro, con un profondo legame con Raffaello, di cui venne considerato come il naturale continuatore. Un Raffaello del suo tempo. Per tutti questi motivi quest’ultima opera rappresenta un momento di crescita culturale di tutta la regione».

Il comitato

Presente anche la professoressa Simonetta Prosperi Valenti Rodinò, già docente dell’Università di Tor Vergata, che coordina il Comitato per i festeggiamenti dei 400 anni della nascita di Maratti e Luigi Gallo, direttore della Galleria Nazionale delle Marche. «Celebrare Maratti sarà un momento importante per la valorizzazione del patrimonio culturale delle Marche – ha detto Gallo -. Per questo dipinto si tratta di un vero e proprio ritorno a casa. Maratti è stato un artista importante a livello europeo, l’unico a cui è stato concesso di mettere mano ai quadri di Raffaello. Riuscì nel difficilissimo compito di conciliare le due tendenze diverse, partendo appunto dal classicismo di Raffaello ed arrivando ad un barocco privo di eccessi retorici».

Gli onori di casa

A fare gli onori di casa il sindaco di Camerano, Oriano Mercante, l’assessore alla cultura Barbara Mori, che hanno posto l’accento sull’accresciuta offerta culturale ed artistica di Camerano che avrà un grande valore per l’attrattività del centro. Infine l’assessore regionale Chiara Biondi ha parlato delle grandi iniziative in cantiere per il prossimo anno per la ricorrenza dei 400 anni dalla nascita dell’artista.

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