“L’agricoltura italiana può essere un modello di tutela dell’ambiente, degli ecosistemi e della biodiversità. Dobbiamo allontanare le fake news che vogliono il settore primario come prima fonte di inquinamento e ribadire la bontà del nostro modo di fare impresa, soprattutto nelle Marche, tra le regioni più biologiche di tutta Europa”.
Sono le parole di Arianna Bottin, delegata di Coldiretti Giovani Impresa Marche davanti a una quarantina di studenti delle classi quarta e quinta dell’IIS Vanvitelli Stracca Angelini, indirizzo agraria: produzioni e trasformazioni, oggi all’azienda agricola Moroder di Ancona in occasione della Giornata della Terra 2024.
Tra i temi affrontati: avviare un’impresa, investire in sostenibilità ambientale, in processi di digitalizzazione, conoscere le opportunità date dai fondi europei e dai progetti nazionali a sostegno dei giovani. Le Marche hanno uno dei tassi più alti d’Italia di laureati tra gli imprenditori agricoli (il 22,6%), dietro Umbria e Toscana. Nella nostra regione oltre 20mila occupati, il 27%, ha meno di 40 anni mentre sono circa 1.500 le aziende agricole guidate da un imprenditore under 35. Una gioventù agricola capace di diversificare affiancando all’attività principale altre collaterali come la trasformazione, la vendita diretta, l’e-commerce, l’agriturismo o i servizi didattici, i tirocini, gli inserimenti lavorativi e tutti i progetti tipici dell’agricoltura sociale.