La polizia "impacchetta"
tutto lo chalet Sunrise

La polizia "impacchetta" tutto lo chalet Sunrise
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Lunedì 1 Settembre 2014, 22:00 - Ultimo aggiornamento: 3 Settembre, 18:19
PORTO SANT'ELPIDIO - Ancora una volta i sigilli, stavolta all'intero locale. La polizia municipale ha eseguito ieri mattina il provvedimento del tribunale di Fermo che ha ordinato il sequestro preventivo dello chalet Sunrise sul lungomare nord di Porto Sant'Elpidio. E' l'ennesima mazzata verso uno stabilimento di culto per i giovani, che con le sue feste del venerdì sera fa ballare e divertire migliaia di persone e richiama pubblico da tutto il comprensorio ed oltre. Venti giorni fa il gip Marcello Cozzolino aveva bloccato le apparecchiature per la diffusione sonora, alla vigilia della serata che il Sunrise avrebbe organizzato dopo due settimane di sospensione forzata dell'intrattenimento causa ordinanza del sindaco Nazareno Franchellucci. Si era trattato di una misura più lieve rispetto all'istanza del Pm, che aveva chiesto il sequestro dell'intero chalet. Ma quell'atto non ha fermato la movida: dopo 15 giorni senza poter organizzare serate, i titolari hanno deciso di affittare la strumentazione e proporre comunque gli eventi in programma. Ieri è arrivata la doccia gelata di fine stagione. Sigilli all'intero locale, nastro bicolore ad "impacchettare" tutta l'area esterna che ogni venerdì d'estate si trasforma in pista da ballo. Essendo ormai entrato il mese di settembre probabilmente il Sunrise avrebbe potuto organizzare, tempo permettendo, non più di un paio di serate, che salvo dissequestri a tempo di record difficilmente potranno essere allestiti. Preferisce non parlare il titolare Filippo Marilungo, che valuterà con i suoi legali le possibili contromosse. Ieri ha postato una foto dei sigilli sul suo profilo Facebook, promettendo di non darsi per vinto: "Una dietro l'altra, ma va bene tutto... incasso mi rialzo!"

Si chiude così nel peggiore dei modi un'estate da incubo. Il Sunrise ha ricevuto a fine luglio un'ordinanza del sindaco Franchellucci, conseguenza di due sforamenti dei decibel rilevati dall'Arpam, di stop assoluto delle emissioni sonore per due settimane. Pochi giorni dopo è arrivato una parziale correzione che ha interdetto la musica solo in orario serale e non più h24. Appena scontata la 'squalifica', il 7 agosto, è arrivato il sequestro della strumentazione, ora ancor più pesante per l'intera concessione.

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