Delitto di Yara: Bossetti sarà presente
a tutte le udienze del processo

Delitto di Yara: Bossetti sarà presente a tutte le udienze del processo
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Martedì 30 Giugno 2015, 19:06 - Ultimo aggiornamento: 21:13
MILANO - Massimo Bossetti ci sarà in tutte le udienze del processo che si aprirà il 3 luglio in Corte d'assise e che potrebbe costargli l'ergastolo per l'omicidio aggravato della tredicenne Yara Gambirasio e la calunnia ai danni di un suo collega di lavoro sul quale avrebbe cercato di sviare le indagini. Vuole vedere ogni istante i cui i suoi difensori Claudio Salvagni e Paolo Camporini cercheranno di convincere i due giudici togati e i sei popolari che esistono piste alternative a quella del muratore che si trova in carcere da oltre un anno e continua a proclamarsi innocente, nonostante il suo Dna sia stato trovato sul corpo della tredicenne uccisa, scoperto tre mesi dopo la scomparsa dalla palestra di Brembate di Sopra, il 26 novembre del 2010. Per questo gli avvocati hanno presentato un elenco di 711 testi: genetisti per confutare quale Dna, criminologi ma anche testimoni che potrebbero instillare il dubbio che quella di Bossetti non sia la sola pista.



Nell'elenco dei testi compare, per esempio, anche quel Mohamed Fikri arrestato nei giorni successivi alla scomparsa dei Yara ma che le indagini hanno scagionato, dopo anni di tormento giudiziario. Per la difesa rimane infatti centrale quel cantiere di Mapello, vicino a Brembate, dove si indirizzarono i cani molecolari subito dopo l'allarme per la scomparsa. Sempre la difesa ha citato anche Enrico Tironi, un giovane che disse di aver visto Yara con due uomini ma che raccontò poi di essersi sbagliato, rischiando anche un incriminazione, Marina Abeni e l'ex guardia giurata Mario Torraco: anch'essi raccontarono di aver visto movimenti sospetti quel pomeriggio ma la loro testimonianza non trovò riscontro.



Più sobria la lista depositata dal pm Letizia Ruggeri (120 testi) che ha condotto le indagini per oltre quattro anni e che rappresenterà l'accusa nel dibattimento. Nel suo elenco spicca una teste che, per la sua strenua difesa di Bosetti e per la sua vicinanza, avrebbe potuto essere schierata dalla difesa che, per esempio, ha citato anche Marita Comi, la moglie del muratore: è la madre di Massimo, Ester Arzuffi.



La madre di quell'Ignoto 1 a cui gli investigatori risalirono con uno screening tra migliaia di Dna raccolti nelle valli bergamasche e che risultò essere lo stesso del muratore secondo quattro diversi laboratori d'analisi. Ancor prima che sull'ammissione dei testi, però, i giudici presieduti da Antonella Bertoia dovranno decidere se ammettere le telecamere in un'aula in cui si sta cercando di trovare una mediazione tra la presenza del pubblico e dei numerosi cronisti che hanno fatto richiesta di accredito.



Aula interdetta a telefoni cellulari per il timore di riprese indebite e che saranno lasciati all'ingresso e poi riconsegnati. I famigliari di Yara sembrano intenzionati a escludere le troupe televisive e dello stesso parere risulta essere anche il pm Ruggeri.
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