Imprevedibile Manchester City
Pirotecnico 2-2 con l'Arsenal

Imprevedibile Manchester City Pirotecnico 2-2 con l'Arsenal
di Benedetto Saccà
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Sabato 13 Settembre 2014, 16:46 - Ultimo aggiornamento: 16:48
LONDRA - I romanisti pi attenti avranno preso appunti. E, di sicuro, si saranno ritrovati un taccuino pieno zeppo fra le mani. Il Manchester City di Manuel Pellegrini, rivale europeo dei giallorossi il 30 settembre, ha pareggiato (2-2) con l’Arsenal a Londra in Premier League e si confermato una squadra semplicemente imprevedibile. Ha sbloccato del resto il punteggio grazie ad Agüero, si è lasciato raggiungere dal gol di Wilshere, ha rischiato di annegare dopo la rete meravigliosa per l’appunto del Niño maravilla Sanchez ed è riuscito, infine, a risalire la via sfruttando il sigillo decisivo di Demichelis. Una girandola di fremiti.



La partita dell’Emirates ha offerto quattro reti ma si sarebbe tranquillamente potuta concludere sul 6-5 o sul 5-6, fate voi. Arrembaggi temibili, capovolgimenti continui, occasioni incalcolabili fino al 96’. E perfino tre pali, certo: uno timbrato da Welbeck, il secondo centrato da Kolarov, l’ultimo sbrecciato da Dzeko. Per tacere, poi, del gol di Nasri, piovuto all’estremo palpito e giustamente appassito dalla bandierina alta del guardalinee. Di tutto un po’, insomma, si sarà intuito.



A voler sintetizzare, entrambe le squadre avrebbero potuto acciuffare la vittoria, questo è innegabile. Il City ha comandato il ritmo specie nella prima frazione, quindi si è appisolato e ha concesso il timone agli avversari, molto abili a ribaltare lo scenario. Quanto al finale, be’, la sfida avrebbe potuto imboccare ogni strada possibile. Determinante, va detto, la prestazione del portiere dei londinesi Szczesny. Le impressioni complessive suscitate dai Citizens sono state comunque piuttosto positive: non per caso sono i campioni d’Inghilterra in carica. La difesa corre spesso sul filo, d’accordo, eppure l’attacco produce pericoli, timori e tremori a ritmo battente.



Il portiere Hart è un punto interrogativo vivente. Kompany è certo affidabile al centro della difesa ma Demichelis qualche amnesia poco opportuna se la concede. Impalpabili o quasi Fernandinho e l’esordiente Lampard, almeno oggi pomeriggio. Assai efficace viceversa il quartetto offensivo, costituito dai trequartisti Navas, Milner e David Silva, e dal centravanti Dzeko. A dispetto degli sbilanciamenti, degli scompensi e delle asimmetrie difensive, il reparto avanzato sa creare tanto: e bene. Per intendersi, il Manchester City un modo per piombare al limite dell’area lo inventa sempre. Rudi Garcia, fra 17 giorni, dovrà indovinare l’antidoto.
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