Era dal settimo gioco del secondo set che aveva cominciato ad accusare dei problemi. Poi dopo essersi portato avanti 3-2 nel terzo set degli ottavi di finale degli Australian Open contro Rune, Jannik Sinner non ce l'ha fatta e ha chiesto l'intervento dei medici. Si è seduto, gli è stata misurata la pressione e ha spiegato di non sentirsi bene. Dopodiché è rientrato negli spogliatoi, proprio quando si stava entrando nella seconda ora di gioco. E lì è rimasto per più di 11': questo è il tempo passato dall'ultimo punto prima di ricominciare a giocare, tra gli applausi della Rod Laver Arena.
Malessere per Sinner: cosa è successo
Sul 2-1 nel terzo set le telecamere lo inquadrano durante il cambio campo e Sinner è visibilmente provato: trema, mentre si asciuga il viso con l'asciugamano.
Poi si convince a chiedere aiuto ai fisioterapisti, che entrano e constatano il problema: gli misurano la pressione, vedono che ha dei problemi e lo invitano a tornare negli spogliatoi, dopo che dal suo angolo era arrivata anche una bottiglietta fresca per tirarlo su. Resta nella pancia della Rod Laver Arena per 11 minuti, nei quali i tifosi si chiedono cosa sia successo, perché era evidente che il problema non fosse di natura muscolare. Poi il numero 1 al mondo rientra in campo e il pubblico esulta: il match può ripartire.
Sinner a fine partita: «Mattinata strana, grazie ai medici»
Sinner poi dopo aver battuto Rune ha commentato così il problema avuto nel terzo set: «È stata una partita difficile e una mattinata strana, non mi ero scaldato, sapevo che sarebbe stata una partita complicata. Secondo me ho giocato bene, ho servito benissimo, con tanti colpi di qualità e questo mi ha dato la fiducia. Col dottore abbiamo fatto due chiacchiere, mi ha aiutato molto e questo dimostra che questo torneo è organizzato alla grande. Si prendono cura dei giocatori».