Tutte le bugie
Bugie. Tante bugie. Un castello di contraddizioni messo insieme per una serie di motivi ancora insondabili, non ultimo quello del timore del giudizio di famiglia, fidanzato e amici. E per alleggerire la propria posizione via via che le evidenze raccolte dagli inquirenti si facevano sempre meno opinabili e le domande sempre più incalzanti. La ragazza si trova da venerdì scorso agli arresti domiciliari, in un'abitazione lontano dalla villetta di Vignale di Traversetolo, alle porte di Parma, dove il 9 agosto si è spalancato l'orrore prima col ritrovamento del cadavere di un neonato e poi, dopo un mese, di un altro bimbo partorito un anno prima. Per entrambi, gli esami del Dna hanno stabilito che i genitori sono Chiara, la studentessa di Scienze dell'Educazione che in quella villetta abitava con la sua famiglia, e il suo fidanzato storico, un coetaneo col quale praticamente è cresciuta insieme. Nella dettagliata ricostruzione della Procura quelle che saltano all'occhio sono non tanto le omissioni quanto le bugie della ragazza.