Pesaro, Pierpaolo Panzieri massacrato con 23 coltellate: oggi la sentenza. Per Alessandrini chiesti 24 anni, la famiglia della vittima vuole tutte le aggravanti

Micael Alessandrini entra in Tribunale
Micael Alessandrini entra in Tribunale
di Luigi Benelli
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mercoledì 2 aprile 2025, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 16:12

PESARO Un omicidio che ha scosso la città, oggi è attesa la sentenza per il delitto di Pierpaolo Panzieri. Tutto si gioca sulle aggravanti e sulla perizia psichiatrica. E’ il giorno in cui la Corte d’assise si ritirerà per decidere. L’imputato è il 31enne Micael Alessandrini, reo confesso dell’omicidio del 27enne Pierpaolo, ucciso con 23 coltellate il 20 febbraio 2022 nella sua abitazione di via Gavelli.

Il pm Irene Lilliu ha chiesto la condanna a 24 anni (più tre in una rems al termine della pena) parlando di «omicidio efferato», ma escludendo le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi, non compatibili con la semi infermità mentale dell’imputato.

I periti hanno descritto la capacità di intendere di Alessandrini gravemente scemata, con aspetti schizotipici. Micael ha detto di aver ucciso l’amico da cui era andato a cena perché era in «missione per conto di Dio», per salvare Julia dal «corrotto».

 

Secondo Alessandrini, Pierpaolo avrebbe sfruttato sessualmente una ragazza fragile. Fissazioni della sua mente e della sua ossessione secondo il pubblico ministero. Resta contestata l’aggravante della crudeltà perché «Alessandrini era consapevole di causare sofferenza». Sono state 23 le coltellate oltre a un morso al naso e uno a un mignolo della mano. «L’ho ripagato con la stessa moneta» aveva detto l’imputato. In aula non sono mai mancati gli amici e i familiari di Pierpaolo. La madre di Pierpaolo, Laura Gentilucci, alla richiesta di 24 anni aveva commentato: «Sono stata condannata a una vita di dolore, la mia condanna è già stata scritta, voglio giustizia. Merita l’ergastolo».

Gli avvocati della famiglia, Paolo Biancofiore e Fabio Anselmo hanno chiesto l’applicazione di tutte le aggravanti. Dall’altra parte i legali di Alessandrini, Salvatore Asole e Cosimo Damiano Cirulli hanno chiesto il riconoscimento della totale incapacità mentale di Alessandrini, e dunque la non imputabilità. Oggi le repliche poi la camera di consiglio. Il riconoscimento della semi infermità prevede lo sconto fino a un terzo della pena.

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