PESARO Quando è stato rintracciato dalla polizia (come ha raccontato il Corriere Adriatico, leggi qui), non senza un po’ di comprensibile concitazione, nella tarda serata di domenica, il turista tedesco 50enne, che per mezza quanto intensa giornata era stato il più cercato nel Pesarese, aveva già raggiunto Lugano, in Svizzera, per continuare la sua vacanza che l’aveva portato negli ultimi giorni nella città del “cigno” per seguire le principali rappresentazioni del Rof.
Cos’è successo
Ignorava completamente che la sua partenza, già prevista, avesse lasciato dietro di sè una scia di generale mobilitazione con ricerche, allarmi, controlli, convocazione di tavoli prefettizi con tanto di perlustrazioni via mare di elicotteri, motovedette, gommoni, moto d’acqua di vigili del fuoco e capitaneria che a metà pomeriggio avevano iniziato un incessante andirivieni sul litorale, destando l’attenzione e gli interrogativi delle centinaia di bagnanti che assiepavano la spiaggia del pre Ferragosto. Un su e giù senza soluzione di continuità fino al tramonto, tra la zona mare di Ponente e di Levante, per ritrovarlo, con i sommozzatori già pronti a intervenire all’alba dell’indomani. Giacchè, diciamocela tutta, il timore era che potesse essere morto dato che i suoi vestiti, insieme ai documenti, erano stati ritrovati la mattina da un bagnino durante l’apertura degli stabilimenti: un bagno al mare fatale o un gesto estremo. Invece nè l’uno e nè l’altro.
Il turista, appassionato del Rossini Opera Festival, si era concesso il “Barbiere di Siviglia” alla Vitrifrigo e poi aveva continuato la serata in modo romantico e galante in una Pesaro notturna già festosamente allegra per “Candele sotto le stelle”. Aveva tirato tardi e forse aveva ecceduto un po’, sparpagliando, e dimenticando, troppe cose di sè sulla battigia: ma stava bene, era vivo e vegeto. Insomma, per dirlo alla Rossini, si è trattato di un “equivoco stravagante” che ha però giocoforza messo in piedi per più ore una task force sulle tracce dell’uomo che, tra l’altro, non risultava essere registrato in nessun albergo e aveva preso alloggio in un bed and breakfast.
Temendo il peggio la Prefettura aveva già fatto attivare il piano ricerca persone scomparse dove è lo stesso prefetto che ha il compito di coordinare le ricerche condotte, congiuntamente, da tutte le forze dell’ordine e che in serata aveva avuto il suo apice in un vertice che aveva coinvolto questura, carabinieri, capitaneria, vigili del fuoco e polizia locale: con il sopraggiungere del buio le ricerche erano state sospese per essere riprese all’alba ma non ce n’è stato bisogno perchè nel frattempo il 50enne è poi stato rintracciato.
Dispiaciuto
Il turista, quando è venuto a sapere il tutto, si è detto dispiaciuto e si è scusato per la mobilitazione e il trambusto che a sua insaputa aveva provocato: si era accorto di non avere più i documenti ma doveva prendere il treno per cui aveva pensato soprattutto a chiudere le valigie e recarsi in stazione per poi denunciarne lo smarrimento, una volta arrivato in Svizzera, contando sul fatto che nel cellulare aveva gia scannerizzato tutti i documenti in caso di necessità.