«Il blitz? Me l’aspettavo, nulla da nascondere». Il sindaco di Pesaro Biancani attendeva da un momento all’altro gli inquirenti negli uffici comunali

Intanto il bando per il nuovo segretario generale verrà pubblicato a breve

Biancani sulla scrivania dell'ex sindaco Ricci
Biancani sulla scrivania dell'ex sindaco Ricci
di Simonetta Marfoglia
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venerdì 11 ottobre 2024, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 15:16

Sindaco Andrea Biancani il blitz in Comune sembra non scomporla più di tanto. Da ore ci sono polizia e finanza a nemmeno 10 metri dal suo ufficio ma lei va avanti con il ruolino di giornata tra incontri e presenze pubbliche.

«Me l’aspettavo. Dopo che la Procura avvia un’indagine su passati atti e determine dell’Amministrazione comunale è normale che ci avvengano dei controlli negli uffici interessati».

Era già tutto previsto?

«Era prevedibile. E da parte mia e dell’Amministrazione comunale che rappresento offro la massima trasparenza e apertura. Mettiamo a disposizione degli inquirenti tutto quello che ci chiedono. Il mio, il nostro obiettivo, è che tutto si chiarisca al più presto per poter continuare a lavorare senza ombre». 

Al momento non sembra la più serena delle situazioni.

«No. E’ una situazione pesante di cui avrei fatto volentieri a meno per questo mi auguro che si chiuda quanto prima».

Una presa di distanza dal passato.

«Sono arrivato appena 4 mesi fa, quello che avveniva prima non può essere amputato a me. Però chi mi conosce sa che la trasparenza è ciò che mi caratterizza. Sono una persona limpida, tutto quello che ho fatto, e farò come amministratore, è stato e sarà limpido. Che non significa discontinuità con il passato. Sicuramente vorrò però capire le scelte dei tecnici. Vanno separate le responsabilità: ci sono decisioni tecniche di cui devono rispondere i funzionari e decisioni politiche che competono agli amministratori»

Pensa a una riorganizzazione della macchina comunale?

«E’ tra i punti del mio programma. L’ho sempre detto e in tempi non sospetti»

Qualche priorità?

«Intanto il bando per il nuovo segretario generale che verrà pubblicato a breve. Claudio Chianese ha preso servizio altrove, in Veneto, e per ora è stata la dirigente Paola Nonni a ricoprirne le funzioni. Abbiamo anche aumentato il controllo sugli atti, sempre insieme alla dottoressa Nonni. Venivano visionati annualmente, ora, invece, il controllo è mensile e fatto su un numero maggiore di atti rispetto al passato. Un modo per avere il quadro chiaro della situazione e del lavoro eseguito. Ma ci saranno presto anche altre novità rispetto ai ruoli che oggi i dirigenti ricoprono».

Cambierà anche i rapporti con gli sponsor?

«Il Comune ha bisogno di sponsor. Dovremo trovare delle modalità per rendere i rapporti chiari e trasparenti, individuando una persona che in maniera ufficiale tenga i contatti per conto dell’Amministrazione. Lo faremo sicuramente anche in previsione del Piano cultura 2025, stiamo cercando di capire qual è la strada più giusta anche tenendo conto delle esigenze di flessibilità dell’ente pubblico».

Finanza e polizia sono andati nell’ufficio di Franco Arceci, l’ex capo di gabinetto dell’ex sindaco Matteo Ricci, ma qual è oggi esattamente il suo ruolo in Comune?

«Non è l’ufficio di Franco Arceci, ma è quello dove si appoggia quando viene in Comune».

Però fuori c’è il suo nome.

«E’ una vecchia scritta, ce ne sono altre fuori dagli uffici. Mai state cambiate, c’è bisogno di riaggiornare un po’, lo farò appena possibile. Quanto ad Arceci, lui rappresenta la storia del Comune, uno dei pilastri e gli ho già chiesto la disponibilità. Ogni tanto capita e si confronta con me, gli ho anche chiesto di raccontarmi e chiarirmi delle scelte passate. Stiamo comunque definendo una sorta di collaborazione».

Concludendo?

«Scrivete che Andrea Biancani e la sua Amministrazione non hanno nulla da nascondere. E che non ho chiuso la porta del mio ufficio».

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