Unimc, matricole in crescita superati i numeri del 2017

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Mercoledì 19 Dicembre 2018, 05:04
LA FORMAZIONE
MACERATA Un numero di nuove matricole che a ieri aveva già superato le iscrizioni complessive al primo anno del 2017 . E manca ancora un mese per perfezionare ed aumentare tale dato. L'Università di Macerata veleggia a grandi passi verso l'obiettivo di sostituire completamente gli oltre 1900 laureati che sono usciti dall'ateneo lo scorso anno. Un risultato alla portata e che potrebbe essere centrato nei primi giorni del nuovo anno.
Segnali positivi
Segnali di un ateneo non solo in salute ma che si conferma nei numero in crescita e punto di riferimento per tanti studenti che da ogni parte d'Italia scelgono di laurearsi a Macerata. E questo nonostante le problematiche legate a spazi insufficienti: da un lato le ferite del terremoto non ancora rimarginate in molti edifici universitari, dall'altra l'impossibilità ad ampliare l'offerta di aule e studentati per problemi legati all'individuazione di edifici in grado di ospitare l'attività dell'ateneo. «L'Università di Macerata si conferma di grande attrazione per tanti giovani esordisce il rettore Francesco Adornato-. La conferma arriva dal dato fotografato dai nostri uffici lo scorso 15 dicembre: a quella data abbiamo superato il numero delle matricole di tutto l'anno scorso. Sono 1728 (corsi di laurea di primo livello, triennali e magistrali a ciclo unico ndr.) i nuovi iscritti contro i 1696 dello scorso anno accademico. C'è ancora un mese per smaltire ulteriori pratiche e per pagare la prima rata quindi credo proprio che i numeri che avremo saranno ancora più lusinghieri».
Il ricambio
E' un segnale molto positivo che segna anche un costante e continuo ricambio tra studenti che entrano in ateneo e coloro che invece ne escono laureandosi. «Nell'anno accademico appena trascorso - evidenzia il rettore Adornato - si sono laureati oltre 1900 studenti all'Università di Macerata, con un ritorno economico non indifferente per la città visto che in queste occasioni poi arrivano familiari ed amici numerosi, e con questi numeri di iscrizioni siamo vicini a recuperare quel numero di giovani che è uscito con la laurea. Ed io credo che 200 matricole più o meno che mancano sono raggiungibili nelle prossime settimane». Tutti i corsi si assestano sui numeri dell'anno scorso. Tra le migliori performance vanno segnalate Scienze della comunicazione (dai 76 del 2016/17 ai 102 del 2018/19) e Scienze dell'educazione e della formazione (dai 240 del 2016/17 ai 307 del 2018/19). Iscritti al primo anno 2867 (compresi i corsi di laurea magistrale di secondo livello).
La ricerca di spazi
Gli iscritti dell'Unimc ai corsi di laurea complessivamente sono 9099 che salgono ai 9703 sommando i post lauream. Di fronte a questa esplosione di universitari l'ateneo però deve fare i conti con atavici problemi legati a strutture che faticano a reggere l'urto di questa massa di studenti. «E' il problema principale conferma Francesco Adornato-: noi non possiamo essere stazione appaltante per importi superiori ai 5 milioni e 200 mila euro. I bisogni di riparazione del patrimonio dell'ateneo vanno dai 7 agli 8 milioni di euro come nel caso di palazzo Ugolini, l'aula magna o palazzo Ciccolini». Nel frattempo, pure per questa situazione oggettiva, Unimc espande la propria presenza anche sul territorio, come il recente ritorno a Civitanova nel 2019 annunciato pochi giorni fa.
Il legame con il territorio
«Io credo che questo sia un aspetto positivo sottolinea Adornato- e non lo prenderei ne dal lato campanilistico ne sulla perdita di qualcosa per la città. E' l'Università di Macerata che si pone al servizio del territorio. Un tentativo di dare un'idea di sistema e di territorio. Se quella dei locali ex Upim è un'occasione che può essere sostituita? Se si riuscissero a trovare delle possibilità io non mi arrendo all'idea di poter dare alla città un ateneo ancora più grande. Per noi rimane un obiettivo primario. L'Università di Macerata, del resto, sta recuperando degli spazi lasciati vuoti, come i contenitori di Camera di Commercio o Banca Marche o la stessa ex enoteca dandogli nuova vita . In questo modo credo che dia un bel contributo alla e per la città. Anche il tavolo interistituzionale annunciato dal sindaco Carancini per il rinnovamento di piazza Garibaldi, compreso l'ex bar King che diverrà uno spazio culturale dell'ateneo, significa per la città intera recuperare al degrado e riconquistare Forte Macallè».
Mauro Giustozzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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