Rotaie, marciapiedi e pensiline: la linea ferroviaria cambia volto

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Giovedì 19 Settembre 2019, 05:04
L'IMPEGNO
MACERATA Quaranta milioni subito e altri settanta da finanziare entro la fine dell'anno. Così si trasforma la linea ferrata Civitanova-Albacina attraverso il progetto di elettrificazione che porta anche ad una totale rivisitazione della tratta: opere su rotaie, marciapiedi, pensiline, ascensori e sottopassi nelle stazioni con barriere architettoniche azzerate, viadotti e gallerie adattate ad un treno che, in alcuni tratti del lungo percorso che va dalla costa all'entroterra, potrà anche essere più veloce.
La presentazione
Così ieri, ad illustrare lo stato dell'arte, dopo che la linea per due mesi è stata chiusa proprio per effettuare questi interventi, sono arrivati da Ancona, a bordo di un treno Swing, alla stazione di Macerata l'assessore regionale ai Trasporti, Angelo Sciapichetti, il consigliere regionale Francesco Micucci ed i vertici di Trenitalia e Rfi, il direttore regionale Fausto Del Rosso, il direttore territoriale Rfi Nicola D'Alessandro, e il direttore commerciale centro-sud Adriatico di Rfi Roberto Laghezza che nel capoluogo sono stati accolti da numerosi rappresentanti istituzionali tra cui gli assessori comunali Narciso Ricotta e Mario Iesari, il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi e il direttore di Unimc, Mauro Giustozzi. Una linea che da ramo secco diverrà all'avanguardia entro il 2024, fissato come termine ultimo della modernizzazione.
Roma lontana
Resta il fatto, però, che se i collegamenti interni miglioreranno per qualità e anche velocità (i treni in alcuni tratti dei 95 km di strada ferrata viaggeranno più rapidamente) Macerata e le Marche più in generale continuano ad avere enormi problemi per raggiungere Roma attraverso la strada ferrata. E questo è un problema anche a per i flussi turistici in entrata. «In questi anni abbiamo fatto investimenti poderosi sul ferro ha ribadito Angelo Sciapichetti - per le tratte di competenza della Regione Marche, rinnovando i treni con la serie di Jazz e Swing, lungo le tratte Civitanova-Albacina, San Benedetto-Ascoli, lungo l'Adriatica li rinnoveremo. La linea per Roma non dipende dalla Regione Marche e ci crea immensi problemi nei collegamenti con la capitale. Non dipende da noi che sollecitiamo da anni il raddoppio di questa linea, ma l'Umbria non ha le stesse nostre priorità in merito. Per quanto riguarda i viaggiatori della Civitanova-Albacina, soprattutto maceratesi e fermani, stiamo cercando di individuare uno scambio ferro-gomma che dalla stazione di Foligno poi arrivi nei nostri territori. Sarebbe una cosa molto importante che eviterebbe per almeno due province i disagi nell'andare e tornare da Roma».
Il collegamento
Sulla vicenda del collegamento Falconara-Roma è intervenuto anche Roberto Laghezza, direttore commerciale Rfi centro-sud Adriatico. «Stiamo portando avanti un progetto complesso di raddoppio di quella linea che va avanti per lotti funzionali ha affermato Laghezza- alcuni sono già attivati e altri lo saranno a breve. Occorre però un arco temporale molto lungo, visto che si tratta di finanziamenti importanti, anche se previsti nel contratto di programma tra Rfi e Ministero. Noi abbiamo anche un presidio di emergenza per ridurre al minimo i disagi che talvolta si possono verificare su questa tratta: al momento ci sono alcuni tratti di questa linea non finanziati per cui lo scenario è di medio-lungo termine per avere il completo raddoppio della Falconara-Orte. I progetti ci sono, i finanziamenti non ancora del tutto». Roma quindi resterà ancora lontana per i marchigiani fino a che la politica nazionale non darà un impulso e soprattutto risorse importanti. Finanziamenti che, invece, sono arrivati per la Civitanova-Albacina che nel giro dei prossimi 5 anni avrà un volto completamente diverso.
«Abbiamo organizzato un giro lungo questa tratta ha detto l'assessore ai Trasporti, Angelo Sciapichetti- proprio nella Settimana europea della Mobilità sostenibile per far conoscere quelli che sono i lavori realizzati. Lavori preparatori per questa strada ferrata che è interamente finanziata. Appaiono lontani i tempi in cui si temeva lo smantellamento di questa infrastruttura. Sono previsti lavori che muteranno il volto di questa tratta, a cominciare dalle due nuove stazioni Macerata-Università e Tolentino-Campus che saranno realizzate e, in futuro, anche la fermata che dovrà servire l'ospedale unico della Pieve. Ma anche nelle stazioni più piccole, come Morrovalle e San Claudio sono stati realizzati dei sottopassi per garantire un servizio migliore all'utenza».
Mauro Giustozzi
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