Ora l'Università allarga i confini matricole da Lombardia e Sicilia

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Mercoledì 18 Settembre 2019, 05:04
L'ACCOGLIENZA
MACERATA L'Università di Macerata stabilizza e consolida il ruolo che ha raggiunto e le compete a livello nazionale e internazionale. Questo viene certificato dalla Giornata della Matricola che ha visto la presenza di oltre 400 studenti tra l'appuntamento fissato al cinema Italia ed il successivo tour nei Dipartimenti nel pomeriggio. Nuovi studenti che non arrivano solamente dalla nostra regione e dal vicino Abruzzo, ma che vede approdare a Macerata tantissimi ragazzi dal sud Italia, con regioni consolidate da cui arrivano iscritti, come Puglia, Molise e Calabria, a cui va ad aggiungersi anche un'isola come la Sicilia che presenta anch'essa delle matricole.
La novità
Ma forse la novità che più salta all'occhio è come anche dal nord Italia, notoriamente ricco di facoltà universitarie di alto livello, decidano di scendere nelle Marche studenti che iniziano il percorso accademico. Ecco quindi presentarsi ragazzi che provengono da Veneto e Lombardia segno di come l'attrattività e la qualità di un'università di medie dimensioni come Unimc abbia sfondato anche in zone dove pure l'offerta formativa universitaria non manca ed è in molti casi all'avanguardia. Ma non è tutto, ci sono anche matricole provenienti dal Lazio.
Gli ospiti
La giornata di orientamento dedicata ai nuovi studenti che intraprendono il percorso accademico ed a tutti quelli che sono ancora in fase di scelta, è stata nel segno anche della presenza dei campioni della Lube Volley - rappresentati per l'occasione dall'allenatore Fefè De Giorgi e dal giocatore Enrico Diamantini - che ha caratterizzato gran parte dell'iniziativa tenutasi al cinema Italia. «Io vengo da Ancona ha detto Nicole, una delle tantissime ragazze presenti - ed ho scelto questa Università perché si trova vicino casa, ha dei corsi molto interessanti e validi che mi sono stati consigliati da un'amica che l'aveva già frequentata. Ancora non ho avuto modo di girare la città ma lo farò nei prossimi giorni». Anche Aurora, che arriva da Fabriano, spiega le ragioni della sua preferenza ad iscriversi all'Università di Macerata. «Ho scelto Giurisprudenza dice - perché si tratta di una facoltà molto valida in questo ateneo ed è quello che volevo fare. Ho avuto già modo di visitare l'Università ed ho constatato che le strutture sono molto curate e in grado di soddisfare le esigenze di noi studenti. Per quanto riguarda la città la conoscevo già e ritengo sia un luogo dove si può studiare serenamente e dove si svolge un'ottima vita universitaria complessiva». In un caso, come quello di Francesca, Arianna e Susanna, l'amicizia è nata proprio con l'iscrizione ad Unimc. «Si perché ci siamo iscritte tutte ad Economia dicono all'unisono - ma prima non ci conoscevamo. Siamo residenti ad Amandola e Grottazzolina. La prima impressione è molto positiva, ancor più grazie a questa amicizia nata proprio grazie all'ateneo».
Le attività
Dopo il saluto di Pamela Lattanzi, delegata alle attività di orientamento, e quello del rettore Francesco Adornato, uno dei momenti più attesi dalla folta platea di matricole è stato l'arrivo degli ospiti della Lube volley, l'allenatore De Giorgi e il giocatore Diamantini, tempestati dalle domande degli universitari che operano nella radio dell'ateneo. «Siete troppo giovani per ricordarvi di tutta la mia carriera ha esordito De Giorgi - però dovete sapere che la mia storia è molto legata a Macerata dove sono stato 6 anni ed ho vinto il primo scudetto con la Lube. Cui sono tornato l'anno scorso e l'ho trovata a Civitanova».
Il messaggio
«Quando iniziai a giocare a volley - ha detto il coach - mi dicevano che mi mancavano 5 centimetri per arrivare a giocare in serie A. Poi quando arrivai lì mi dicevano che mancavano 5 centimetri per arrivare in Nazionale. Ho indossato la maglia azzurra con la quale ho vinto molto. Questo per dirvi che anche nell'imboccare la vostra strada di studi è importante avere grande passione e saper reagire quando le cose vanno male cercando sempre di migliorarsi. È per questo che si dice spesso che lo sport è scuola di vita nel gestire vittorie e sconfitte». Dal canto suo Enrico Diamantini ha parlato della carriera nella Lube sin da giovanissimo sottolineando poi come «sia stimolante vivere in uno spogliatoio dove c'è un continuo confronto tra culture diverse visto che ho compagni brasiliani, cubani, polacchi. Non so se il paragone può valere anche per un vostro esame, ma io quando perdo una partita la vorrei rigiocare subito per cambiare quel risultato».
Mauro Giustozzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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