LA RIPARTENZA
MACERATA Una lista di 157 attività commerciali. Una lista

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Giovedì 4 Giugno 2020, 05:04
LA RIPARTENZA
MACERATA Una lista di 157 attività commerciali. Una lista che punta ad ampliarsi ma che per ora comprende tre macro aree: il centro storico, corso Cavour e corso Cairoli. Tre zone distinte con problemi diversi, ma con un unico comune denominatore: avere una maggiore considerazione da parte dell'amministrazione a prescindere dal colore politico. Il centro vuole l'apertura totale senza Ztl e senza fasce orarie con annessi parcheggi; corso Cavour è preoccupato per la futura viabilità con i parcheggi a spina di pesce e la riduzione delle corsie; corso Cairoli vuole essere la via dello Sferisterio, del Macerata Opera Festival, ma allo stesso tempo ha bisogno di risposte, di sostegno.
Il sostegno
Sostegno, lo stesso che manca ai 157 commercianti che hanno sottoscritto un documento ufficiale, nel quale specificano cosa vogliono. A presentarla Gabriele Micarelli, titolare del Verde Caffé e di Finecorso, entrambi in corso della Repubblica, il quale con pazienza ha speso due mesi per creare un notevole gruppo di commercianti, attualmente in espansione. Insieme a lui, per corso Cairoli Franca Ercoli del negozio di abbigliamenti Pizzi e Ricami e Chiara Castellani dell'edicola e articoli da regalo Pot Puorri, mentre per corso Cavour Michela Cipriani del negozio di scarpe La Bottega di Milù e Francesca Taddei della Profumeria Lady. «Ogni area vive una realtà lavorativa diversa con le sue problematiche, - ha detto Micarelli problematiche che sono aumentate nel tempo. La volontà di unirci non è dettata dall'emergenza sanitaria, anzi, questa è l'ennesima difficoltà che dobbiamo affrontare e per farlo abbiamo bisogno di aiuto. Il nostro intento non è di rilevanza politica, non si tratta di destra o sinistra, si tratta di lavorare, di rendere di nuovo appetibile questa città per i suoi abitanti, per noi commercianti e anche per chi viene da fuori città».
Le soluzioni
L'obiettivo è dialogare ad un tavolo di lavoro dal quale dovranno emergere soluzioni per superare le difficoltà del settore commerciale della città. Un settore paragonabile ad un castello di sabbia, che se cadesse porterebbe con sé titolari, dipendenti e le loro famiglie. Taddei e Cipriani hanno parlato di parcheggi e viabilità dati i lavori previsti per corso Cavour, Castellani e Ercoli hanno raccontato dell'impegno di tutto il corso per l'Opera Festival, dell'allestimento delle vetrine a tema, per altre zone invece conta il passaggio degli autobus, le politiche di marketing, i parcheggi, la viabilità e tanto altro. «Vogliamo assessori che ci ascoltino, - ha proseguito Micarelli che diano al commercio la stessa importanza data al turismo oppure alle politiche sociali, anche perché se muore il commercio, muore la città. Per questo vorremmo che con noi, ci siano anche i negozi di Sforzacosta, Piediripa, Santa Croce, la Pace e via dicendo». I rappresentanti, i quali per ora sono pro tempore, hanno poi elencato i punti del loro progetto: un assessore competente con un fondo; un intervento concreto dell'amministrazione sulla politica degli affitti dei negozi che spesso toccano prezzi esorbitanti; ed infine uno studio riguardante i diversi settori merceologici commerciali, dunque rivedere la residenzialità delle zone, per esempio chi abita in centro non dispone di una ferramenta. Ed infine è stato toccato anche il punto inerente la lista civica per le future elezioni, poiché «se non ci ascolta chi governa, dobbiamo provvedere noi in prima persona con un'eventuale lista né di destra né di sinistra, ma piuttosto per essere rappresentati veramente», ribadendo che «non si tratta una guerra contro Carancini o contro la giunta».
Giulia Baldini
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