LA FORMAZIONE
MACERATA Nessun cambio di orario di ingresso ed uscita per le scuole

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Mercoledì 21 Ottobre 2020, 05:04
LA FORMAZIONE
MACERATA Nessun cambio di orario di ingresso ed uscita per le scuole superiori della provincia. Prima la specifica arrivata dalla ministra Azzolina, poi la videoconferenza tra i dirigenti d'istituto in materia ha fatto chiarezza su un nodo che avrebbe potuto stravolgere anche l'organizzazione del trasporto scolastico locale. Che invece resta sui binari del piano attuato dalla riapertura delle scuole a settembre, seppur potenziato per scelta della stessa azienda di trasporto Contram.
La modulazione
La modulazione e la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, con l'ingresso obbligatorio mai prima delle 9, potrà avvenire solamente nei casi di criticità alimentati da un focolaio di Covid che interessi un territorio, e solo dopo che a sancirlo saranno le autorità locali come Regione Marche, Provincia, Comune e Asur. Dalle indiscrezioni filtrate, al di là di quanto scritto nel Dpcm, la norma è stata studiata in particolare per le grandi città e le aree metropolitane dove la congestione dei trasporti tra chi va al lavoro e chi a scuola si crea nell'arco orario 7,30-8,30. Cosa che invece non accade in provincia di Macerata. «In videoconferenza abbiamo discusso con tutti i dirigenti degli istituti superiori della provincia le problematiche legate al Dpcm ha dichiarato la dirigente scolastica dell'Alberghiero di Cingoli, Antonella Canova ed è scaturito che non ci sono particolari situazione da indurre i responsabili a posticipare l'orario di ingresso nelle rispettive scuole. Noi non abbiamo nessuna criticità sugli ingressi dato che gli studenti entrano in cinque plessi diversi Per cui continueremo con l'ingresso alle 8. Posticipare l'orario creerebbe alla gestione dei trasporti scolastici qualche problema. Per quanto ci riguarda sono continuamente in contatto con la responsabile del Dipartimento Prevenzione e Sicurezza dell'Av2, la dottoressa Daniela Cimini ». Impressione confermata da un'altra docente che ha partecipato all'incontro via web.
L'orario
«Sull'orario di ingresso delle superiori alle 9 -afferma Emanuela Tarascio, coordinatrice della videoconferenza- è arrivato il chiarimento ministeriale atteso che indica come tale provvedimento si attui solo nei casi di un alto rischio presente nella regione e non nella quotidianità dei nostri territori. I trasporti, peraltro, nelle nostre zone sono quasi tutti dedicati agli studenti e quindi non è che posticipando di un'ora si sarebbe risolto granchè. Per quello che si è detto non ci saranno cambiamenti orari negli istituti della provincia in questa fase». A supporto di quanto scaturito dalla videoconferenza dei dirigenti degli uffici scolastici anche la sottolineatura che arriva dal presidente della Contram proprio in merito alla questione trasporto scolastico.
La lettura
«Il Dpcm va letto assieme alla circolare che la ministra Azzolina ha allegato ci dice il presidente Stefano Belardinelli- che interpreta la norma. Il riferimento dell'ingresso alle 9 riguarda situazioni di crisi, di contesti specifici territoriali evidenziati dall'autorità regionale, locale e sanitaria dove si evidenzia un alto contagio da coronavirus o una difficoltà a rispettare la capienza dei bus all'80%: in quel caso gli uffici scolastici possono predisporre una riorganizzazione degli istituti, con turni pomeridiani o didattica via web. In quel caso, ma solo in quel caso, la norma inserisce questa particolarità delle ore 9 per l'ingresso a scuola». Chiarito questo punto, che di fatto non modifica alcunchè in provincia, la Contram dal canto suo si è resa disponibile a potenziare da subito il tpl con aggiunta di corse bis a quelle già attivate da oltre un mese. «Sapete che sono state messe su strada già 31 corse bis con altrettanti pullman ricorda Belardinelli- che adesso faremo salire a 36. Cerchiamo anche di metterne in programma dalle 2 alle 4 corse ulteriormente aggiuntive per situazioni critiche di sovraffollamento che dovessero registrarsi. Finora non è accaduto mai, ma non ci faremo trovare impreparati. Ricordo anche che nel periodo pre covid i nostri pullman mettevano a disposizione 25 mila posti nell'arco della giornata e se ne riempivano per circa 12 mila. Oggi se vedo transitare un pullman con l'80% di carico è ben pieno: ma questa misura è nazionale, anche se noi cerchiamo di non sfruttarla al massimo proprio con le corse bis».
Mauro Giustozzi
Leonardo Massaccesi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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