L'EPIDEMIA
MACERATA In leggera frenata il numero di contagi nel Maceratese in

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Domenica 29 Novembre 2020, 05:05
L'EPIDEMIA
MACERATA In leggera frenata il numero di contagi nel Maceratese in questa settimana dopo un novembre da dimenticare che ha fatto registrare in provincia, in 28 giorni, più positivi che negli ultimi sette mesi. Ma l'imperativo è di non abbassare la guardia come ha sottolineato il primario del reparto di Malattie Infettive di Macerata Alessandro Chiodera: «Se molliamo dopo Natale arriverà la terza ondata». Rispetto alla scorsa settimana (dal 16 al 22 novembre sono stati registrati 924 nuovi positivi in provincia), nonostante manchino i dati di oggi, nel Maceratese da lunedì a ieri sono stati registrati 618 nuovi positivi (143 ieri, ndr.) secondo il consueto bollettino del Servizio Sanità della Regione Marche. Ancora critica la situazione dei ricoveri mentre si è decisamente allentata la pressione sui pronto soccorso. Ieri nel reparto di terapia intensiva del Covid center di Civitanova si è registrato un primo letto libero dopo giorni di pienone mentre restano stabili i ricoveri in semi intensiva (28) e nei moduli non intensivi (14). Sempre 8 le persone che si trovano nel reparto di semintensiva della Medicina d'Urgenza di Macerata mentre 42 (due in più rispetto alle 24 ore precedenti) i ricoveri nell'ex palazzina di Malattie Infettive del capoluogo.
Il calo
Drastico calo per le persone in isolamento domiciliare che passano da 4.342 a 4.166 (176 in meno rispetto a 24 ore prima); di queste 303 presentano sintomi mentre 123 sono operatori sanitari. A Tolentino, da domani, grazie alla collaborazione tra Comune, pediatri e medici di famiglia, partirà la campagna dei tamponi rapidi antigenici. In zona Sticchi, nei pressi della piscina comunale e grazie al permesso dell'Associazione Nuoto Pallanuoto, sarà infatti attivo lo spazio attrezzato secondo le modalità drive-through. L'accesso alla prestazione è subordinato alle caratteristiche del paziente e del caso. Al pronto soccorso di Civitanova un'anziana di 86 anni ha invece scoperto di avere il Covid-19 dopo che si era recata nel punto di primo intervento della città costiera per una caduta che le aveva provocato la rottura del femore.
L'operazione
L'anziana, asintomatica, è stata operata seguendo tutti i protocolli anti-contagio e ora sta bene. Intanto alla casa di riposo Lazzarelli di San Severino il sindaco Rosa Piermattei ha comunicato che i primi ospiti che erano risultati positivi si sono negativizzati; ieri sono arrivati gli esiti dei tamponi. Appena un mese fa veniva riaperta, dopo la prima ondata del virus, l'ex palazzina di Malattie Infettive di Macerata che ha permesso ai pronto soccorso del capoluogo e della città costiera di rimanere puliti. «La struttura è fondamentale, come il Covid center di Civitanova, per tamponare la situazione nei pronto soccorso e negli ospedali ha spiegato il primario di Malattie Infettive dell'ospedale di Macerata, il dottor Alessandro Chiodera -. Sì è vero che i ricoveri sono in calo al pronto soccorso ma noi siamo pieni e abbiamo anche alcuni pazienti ai quali è stato messo il casco. Attualmente nell'ex palazzina, oltre a me ad altri tre infettivologi, lavorano un medico di Medicina, uno di Geriatria, uno rientrato dalla pensione, due medici dell'ospedale che hanno deciso di fare delle prestazioni in più e quattro medici neo laureati ha spiegato il dottor Chiodera -. Abbiamo dieci infermieri per turno nei rispettivi piani (che sono due, ndr.) e quattro che fanno la notte; ciò che manca sono gli oss. Purtroppo chi continua a pagare a caro prezzo questa pandemia sono gli anziani ha concluso il primario di Malattie Infettive -. Il vaccino? Non sono così sicuro che potremo averlo a gennaio ma penso che arriverà in primavera. Indubbiamente non dobbiamo assolutamente mollare o abbassare la guardia per Natale perché altrimenti dovremmo prepararci alla terza ondata».
Alessandra Bastarè
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