«Il Convitto rimarrà al Pannaggi Carancini faccia i fatti, non i post»

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Martedì 28 Gennaio 2020, 05:04
LA POLEMICA
MACERATA Le scuole del Convitto non solo non lasceranno l'ex Pannaggi in via Capuzi; anzi, potranno allargarsi sin da subito alle nove aule lasciate vuote dalla scuola Mestica trasferita alle ex Casermette. Parola del presidente della Provincia Antonio Pettinari, il quale spegne ogni ipotesi di un balletto tra scuole per far posto al Tribunale. La decisione annunciata dopo l'incontro con i vertici del Convitto e dell'Ipsia Corridoni chiarisce la situazione, ma non elimina ruggini e veleni con il sindaco Carancini.
La bacchettata
Al primo cittadino, che su Facebook lo aveva invitato a mettere per iscritto il via libera al Convitto all'uso delle aule del piano terra dell'ex Pannaggi, Pettinari risponde laconico: «Perché chiederlo su Facebook? Bastava una telefonata. Le pubbliche amministrazioni si muovono con gli atti e non sui social». Dunque, questione ex Pannaggi chiusa, taglia corto Pettinari, il quale ha ribadito di «non aver avuto mai intenzione di chiedere il trasferimento del Convitto»; e ha aggiunto a maggior chiarezza: «Né mai lo farò». Chiaro, quindi, come chiaro il fatto che a dispetto di tutto il polverone sollevato in questi giorni, per il presidente della Provincia, non c'è mai stata alcuna questione Convitto: «non solo - insiste - perché non abbiamo mai detto che il Convitto sarebbe dovuto andar via da quei locali, ma anche perché non sapevo che la scuola volesse occupare anche le nove aule rimaste vuote, dal momento che, sebbene la questione sia di competenza della Provincia, la direttrice Marcantonelli si è sempre rivolta in primis al Comune.
L'incontro
Chiaro anche perché sullo stabile di via Capuzi c'è anche l'interesse dell'Ipsia Corridoni, costretto da anni in un condominio. Venerdì Pettinari ha incontrato, oltre alla rettrice del Convitto Annamaria Marcantonelli, anche il dirigente del Professionale Corridoni, Francesco Giaccetta, e il provveditore Carla Sagretti. L'incontro ha affrontato anche la questione del Professionale. «Ho avuto modo spesso di parlare con Giacchetta, anche durante le festività natalizie. Il dirigente ha espresso più volte la richiesta di spostare l'Ipsia in un'altra sede, ma dopo molteplici controlli, abbiamo constatato che negli spazi lasciati vuoti al Pannaggi non c'è spazio per l'Istituto, al quale servono sia aule sia laboratori che al Pannaggi mancano. E siccome non mi sembrava il caso di smembrare una scuola, nonostante la vicinanza delle due sedi, ho ritenuto giusto specificarlo nel confronto di venerdì».
La collaborazione
L'Ipsia quindi dovrà attendere, magari sperando che si affretti ad avviare i lavori alla sede storica del Convitto in piazzale Marconi per far rientrare le scuole nella loro sede naturale e, ad ex Pannaggi completamente sgombero, ragionare finalmente su una sede definitiva per l'Istituto Professionale Corridoni. Questioni complesse sulle quali le istituzioni sono costrette a slalomeggiare tra i paletti delle competenze chiamando in causa senso di responsabilità e impegno alla collaborazione. Un principio, quest'ultimo, che tocca una sensibilità più che viva del presidente della Provincia. «La collaborazione tra istituzioni non può e non deve dipendere dagli schieramenti politici, ritengo offensivo anche solo che lo si possa pensare. Ogni giorno dialogo con i sindaci e non ho mai guardato se sono di destra o di sinistra».

Le intese
E a questo riguardo rivendica il fatto che «son dal 2016 la Provincia ha fatto il possibile, d'accordo con il Comune, per garantire la continuità scolastica a tutti gli studenti. Abbiamo ragionato insieme ai dirigenti scolastici e all'Ufficio tecnico per mettere in campo soluzioni valide per tutti. Sull'ex Pannaggi che, rammento, è della Provincia, abbiamo stilato un programma in due parti: prima lo spostamento del Pannaggi all'Istituto Bramante di via Cioci e poi il trasferimento di Convitto e scuola Alighieri in via Capuzi nei locali lasciati vuoti. Scelte che sembravano accontentare tutti».
Giulia Baldini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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