Centro storico, pochi servizi «Così si perdono gli abitanti»

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Domenica 21 Aprile 2019, 05:04
IL REPORTAGE
MACERATA La convivenza tra famiglie e studenti universitari, il calo dei servizi intesi come negozi, scuole e asili, la sicurezza soprattutto notturna e il decoro da recuperare attraverso un arredo urbano e una maggiore pulizia della città. E la necessità di individuare nuove aree di sosta che siano messe a disposizione di residenti ma anche di coloro che vogliono salire a Macerata per fare shopping. Il centro storico, votato da un lato alla cultura e dall'altro al fiorire di attività dedite alla ristorazione, rischia di diventare un museo a cielo aperto non in grado di attrarre, però, nuovi residenti o nuclei familiari nel cuore della città.
I servizi
«Io sono innamorata del centro storico dove abito e lavoro afferma Carla Messi consigliere comunale del Movimento 5 Stelle - però la politica che è stata fatta finora ha portato solo alla perdita di attività commerciali come supermercati e negozi di prossimità che servono alle famiglie residenti e che non ci sono più. C'è stato un continuo spopolamento dei residenti a favore degli studenti universitari, ma questo ha portato anche ad avere un calo economico e la conseguente chiusura di tante attività a favore dell'apertura di esercizi commerciali come ristoranti, pub e bar. Per non parlare poi delle scuole che, con la chiusura di quelle di via dei Sibillini e del Convitto, ha delocalizzato lontano dal centro l'istruzione e quindi allontana anche le famiglie con figli che non hanno voglia più voglia di risiedere in città. La presenza delle famiglie, invece, assicurerebbe maggiore controllo, sicurezza e pulizia al centro storico».
L'accesso
Altro problema è quello della sosta sia per i residenti che per chi vuol salire in centro. «Il parcheggio Centro storico da solo non basta prosegue Carla Messi -: io sono per la chiusura alle auto del centro però prima sarebbe stato necessario attuare condizioni di sosta gratuita per chi ci abita e non a pagamento come avviene ora. L'esperimento della navetta non funziona: con la futura chiusura di piazza Annessione avevamo chiesto che almeno i parcheggi delle mura che vanno dall'ex Oviesse ai Cancelli fossero usati per una sosta veloce di 30 minuti per chi vuole venire in centro ma non c'è stata data alcuna risposta. Per non parlare poi degli schiamazzi notturni, dei danni che i residenti subiscono con vetri rotti o vomito e urina che spesso si trova all'uscita di casa. Io mi sto battendo per inserire nel regolamento di polizia municipale almeno il divieto che si vada in giro in centro storico con le bottiglie di vetro che poi vengono abbandonate in ogni angolo».
La trasformazione
Nicola Perfetti, avvocato, abita da sempre nel cuore di Macerata e individua nell'incentivazione della residenzialità famigliare la chiave di rilancio del quartiere. «Da quando ero ragazzo ad oggi la situazione in città si è molto modificata e devo dire che non mi dispiace che si sia puntato su ristorazione e divertimento notturno dice -. Un cambio epocale che però deve essere governato: io non credo che ci sia incompatibilità tra residenti e studenti che abitano in centro. Le due cose si possono tenere assieme. Nel rispetto reciproco. Bisogna migliorare il decoro del centro e combattere il degrado che è evidente in alcuni vicoli. Magari utilizzando anche bagni chimici nelle serate di movida. Sulla sosta io rilancio l'idea del parcheggio a nord: si tratterebbe di normare quello che è sotto gli occhi di tutti, cioè la sosta a Fonte Maggiore di molte auto ogni giorno. Se vogliamo far finta di nulla ok, altrimenti facciamo questo parcheggio a raso che si congiunge con il Garibaldi e diamo la possibilità a chi abita in centro di lasciare lì la propria auto».
I vantaggi
Dal canto suo Massimiliano Bianchini, presidente di Arci Marche e residente in città, individua il centro storico come un bene comune da preservare. «Questo compito non è solo della pubblica amministrazione ma anche dei privati ribadisce Bianchini - che devono esercitare sempre una maggiore cura, pulizia e decoro per questa che è una zona particolarmente delicata della nostra città, un biglietto da visita anche per i turisti che vengono a visitarla. Devo anche sottolineare come, rispetto al passato, ci sia un'inversione di tendenza con persone che tornano ad abitare in centro e anche residenti che effettuano lavori per migliorare le proprie abitazioni. Il vantaggio di abitare qui è che uscendo trovi tutto a portata di mano in un contesto dove non ti senti mai solo. Poi ci sono criticità, come quella dei parcheggi o di non poter fare sempre rapidamente le cose per via degli accessi in questa parte della città: però ritengo che abitare qui sia tuttora un privilegio».
Mauro Giustozzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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