Cartelli turistici interattivi Macerata punta sui cinesi

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Domenica 28 Giugno 2020, 05:04
IL PROGETTO
MACERATA La nuova esperienza turistica della città di Macerata riparte da una segnaletica accattivante e dalla possibilità di accedere in modo interattivo ai suoi luoghi di interesse. Percorsi digitali da vivere su più dimensioni grazie anche a una web-app intuitiva e all'innovativa cartellonista, che vanno insieme a comporre il mosaico di Macerata Tour. Tessera dopo tessera presentate ieri nell'Auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti, per un mosaico digitale composto dal lavoro di Nexa, l'associazione temporanea d'impresa nata tra Nexma e Nexo Corporation, che ha realizzato il progetto in stretta sinergia con l'amministrazione comunale e gli uffici.
La veste
Una nuova veste per il turismo maceratese in quest'epoca post Coronavirus nella quale è necessario prevedere la possibilità di visitare città d'arte e centri storici in modo sicuro e potendo contare sull'indipendenza della raccolta d'informazioni per la creazione del proprio itinerario. «La prestigiosa Lonely Planet ha consacrato le Marche tra i più bei luoghi da visitare e Macerata è tra le dieci destinazioni da non perdere. Amazon ci ha inserito tra le 20 #Vacanzeinitalia come città da vedere della regione - ha sottolineato il sindaco Romano Carancini -, con questo strumento Macerata si presenta al mondo come città sempre più accogliente e innovativa».
L'aggiornamento
L'intervento prevede l'aggiornamento e la sostituzione dei vecchi pannelli o insegne con quelli prodotti dalla creatività di Nexa, i quali conterranno nuove indicazioni, soprattutto sui punti strategici e sulle porte di accesso alla città: saranno installate 25 tabelle piccole a muro, 11 tabelle piccole a palo, 10 tabelle grandi a terra, 3 tabelle grandi a muro e 6 tabelle direzionali. Pannelli alla portata di ogni turista, adulto o bambino, italiano e straniero; eleganti nella forma e nel colore, integrati nel tessuto urbano e accessibili per le persone diversamente abili. Tre le lingue scelte: l'italiano, l'inglese e il cinese. Quest'ultima, non a caso, rimanda al legame storico rappresentato dal gesuita maceratese Padre Matteo Ricci con la Cina e, oggi, dal gemellaggio con la città di Taicang. Dunque si punta anche sui turisti e sugli studenti cinesi. «Una scelta molto coraggiosa, ma non semplice per ciò che riguarda la trasposizione dei contenuti nella loro cultura - ha spiegato Carancini -, si tratta, infatti, di un insieme di materiale, dai testi alle immagini, fino ai video, realizzato appositamente per questo progetto». Pensare globale e agire locale: alle informazioni legate ai luoghi d'interesse della città, la web-app racconta anche balli come il saltarello, le ricette tipiche e i vini del territorio, con il fine di offrire al viaggiatore «un'esperienza totalizzante».
La definizione
Una vera e propria «infrastruttura culturale», come la definisce il vicesindaco e assessore alla Cultura Stefania Monteverde, la quale ribadisce il rapporto con la Cina, ma non dimentica di citare come attraverso Macerata Tour venga promosso anche il territorio provinciale: «Al centro di questo nostro museo diffuso ci sono le persone che arrivano a Macerata, gli studenti universitari, ma anche quelle che ci vivono, perché tutte possano trovare i racconti sulla città, sulla storia, sulle tradizioni enogastronomiche - ha detto Monteverde -, ognuno può pianificare il suo viaggio fin da casa individuando trekking urbani costruiti su misura». Molto più di una segnaletica turistica: «Si tratta di un'opportunità per il commercio, per le scuole, che arricchiranno con nuove storie il sito di Macerata Tour, oltre che per MaMa - ha ribadito la vice Sindaco -, la Marca Maceratese che nell'app è rilanciata insieme a tutto il nostro territorio di cui la nostra città è capoluogo».
L'impatto
L'incognita da svelare è ora l'impatto che sta avendo e che avrà nelle prossime settimane l'emergenza Coronavirus sul turismo a Macerata. Dopo i primi dati allarmanti, arrivano i primi segnali di ripresa dal settore: «L'estate 2020 sarà una stagione working progress - ha aggiunto -, da costruire sulla base delle normative, del rispetto delle distanze e del numero massimo di presenze, con due certezze: il Macerata Opera Festival e Musicultura». Una stagione da vivere il più possibile all'aperto, con la ricognizione o la riscoperta di alcuni spazi preziosi che la città possiede: «A questi due punti focali si aggiungono le attività con le associazioni che consentiranno di valorizzare spazi come piazza Vittorio Veneto, il cortile di Palazzo Conventati o quello di Palazzo Buonaccorsi». Luogo, quest'ultimo, dove oggi alle 18.30 si tornerà a fare musica dal vivo con la Scuola civica di musica Stefano Scodanibbio.
Andrea Mozzoni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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