Una serie di considerazioni che spingono le associazioni a un pressing sul Comune

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Lunedì 23 Ottobre 2017, 05:00
Una serie di considerazioni che spingono le associazioni a un pressing sul Comune per ritirare il progetto, fra l'altro dopo che la stessa amministrazione municipale ha preannunciato l'avvio del cantiere in tempi brevi, al massimo entro Natale. Un chilometro di strada per rilanciare l'area, dicono in giunta. «Invitiamo caldamente la giunta - replicano invece gli ambientalisti - a non dar seguito a fantasiose quanto inutili idee di chi non ha la minima coscienza ecologica e si improvvisa pianificatore: quella zona ha una vocazione naturalistica e tale va considerata e valorizzata. C'è da chiedersi infine quale, per il Comune, debba essere il ruolo delle associazioni ambientaliste del territorio, se non quello di essere consultate in queste occasioni, se non quello di mettere a disposizione di chi governa il proprio bagaglio di cultura, di competenze e sensibilità. E, invece, come per la discutibilissima gestione della manutenzione del verde pubblico messa in atto nei mesi scorsi, l'amministrazione comunale evita di promuovere un vero dialogo partecipato con i cittadini e le associazioni».
Il problema
Un atteggiamento che finisce per macchiare le scelte di un'amministrazione dal pollice tutt'altro che verde. L'attenzione del Comune sembra concentrarsi altrove, sulle necessità del turismo e i conti dei lavori pubblici. Ma quell'area di Marina Palmense non è solo spiaggia, strada e case. Anzi. «Le associazioni - chiosano le stesse - vengono consultate soltanto per parlare di cani o di gatti, ma non quando si progetta un intervento per un'infrastruttura. Forse si pensa che una strada asfaltata in un'area verde e naturalistica non sia un problema ambientale, ma solo di lavori pubblici o di urbanistica, oltre che di bilancio. Dispiace dirlo, ma così non si va lontano, perché non si guarda lontano».
Domenico Ciarrocchi
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