Sibillini, che passione Ora i commercianti si rimettono in moto

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Martedì 2 Giugno 2020, 05:04
Una ripresa lentissima ma che si spera con l'arrivo della bella stagione possa migliorare. E' alquanto cauto ma con una certa fiducia il giudizio di alcune attività commerciali dell'area montana, le ultime che hanno riaperto dopo la chiusura per il Covid-19. Gli ultimi due fine settimana hanno fatto registrare risultati incoraggianti per il passaggio di un notevole flusso di turisti di giornata verso la montagna, in direzione Infernaccio e santuario della Madonna dell'Ambro che ha riaperto. Mete, si presume, gettonate anche per la giornata di oggi. Bar, ristoranti, agriturismi, attività commerciali di beni non di prima necessità sono state le ultime a riaprire.
Le regole
Andrea Alessandrini del ristorante pizzeria Gusteau di Amandola. «Con le nuove regole dice viene a mancare la convivialità e quindi le comitive che costituivano un perno importante di questo genere di attività. Viene a mancare la parte piacevole. Bisognerà vedere cosa succederà da giugno in poi. Infatti questo è il mese nel quale si cominciava a lavorare molto, poiché apre la stagione estiva. Il virus sulle attività economiche ha fatto più danni del sisma. Riguardo gli aiuti, tolti i 600 euro, il resto sono tutti prestiti da restituire. Ho dei dipendenti a cui la cassa integrazione deve ancora arrivare». Un pizzico di ottimismo in più da Maria Rosa Nunzi dell'agriturismo Il Borghetto di Montefortino, lungo la strada da Amandola verso santuario dell'Ambro e Infernaccio, specializzato nella cucina a base di tartufi, erbe spontanee dei Sibillini e funghi. «La gente ricomincia a venire dice - anche se ancora c'è un certo timore a mangiare al chiuso. Per fortuna ho molto spazio esterno. Internamente i posti sono diminuiti oltre la metà. Per il momento la clientela è quasi solo concentrata nel fine settimana. Sono fiduciosa che l'attività possa riprendere, ma sarà sempre un anno a metà. Per le misure economiche di aiuto il nostro settore è stato abbastanza abbandonato. Localmente siamo fortunati perché c'è l'amministrazione comunale, in particolare il sindaco, che ci è molto vicino. La fiducia c'è». Cauta ma pur sempre fiduciosa è anche Sara Marini che gestisce la Casa del Gelato Antida di Amandola con la sorella Nadia e la madre Antida motore dell'attività, una conduzione tutta al femminile specializzata in tante varietà di gelato artigianale anche originali, torte e dolci col gelato, nonché pasticceria e caffetteria. «Abbiamo riaperto come da regolamento il 18 maggio dice e l'attività sta riprendendo lentamente. Pensiamo che andando avanti migliorerà. Il tempo meteorologico finora non è stato dei migliori e quindi ci aspettiamo una crescita della clientela con l'arrivo del caldo e della bella stagione, specialmente nei fine settimana». Per Genesio Simoni, contitolare dello storico Gran Caffè Belli di Amandola «la ripartenza nei giorni feriali è lenta. La gente del posto esce poco specialmente dopo cena. Comunque è stata soddisfacente la presenza di turisti negli ultimi due fine settimana».
L'area
Mancheranno feste e sagre, «ma contiamo - riprende - sui turisti che gireranno nella zona montana che ha buone prospettive. Per gli aiuti economici oltre le 600 euro non ne abbiamo avuti. Stiamo ancora aspettando quelli a fondo perduto. Al momento mantengo il personale di prima fino a tutta l'estate poi valutiamo». Non facile anche la ripresa per l'abbigliamento come sottolinea Loredana Romanelli di RL Moda di Amandola. «La vendita è relativamente bassa dice visto soprattutto che non ci sono cerimonie come matrimoni, cresime, comunioni. Si punta sullo sportivo e pratico per la vita di tutti i giorni e non per le occasioni particolari che davano una bella spinta alle vendite. Per il momento si tira avanti, si sta di buona speranza. Nonostante il sisma il commercio era ripartito. Ci hanno fatto chiudere con i negozi pieni di capi per la primavera estate. Ora bisogna anche pagarli senza avere gli incassi. Due mesi in fumo. Ora l'importante è non far partire a luglio i saldi, che dovrebbero cominciare a fine stagione, dopo ferragosto, altrimenti quando ci ripaghiamo la roba acquistata? Salta il guadagno».
Francesco Massi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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