Serrande alzate, ora si spera Il centro punta sui ristoranti

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Sabato 11 Luglio 2020, 05:04
IL COMMERCIO
FERMO C'è fermento in centro. A due mesi dalle riaperture di bar, ristoranti e negozi, i commercianti tirano un mezzo sospiro di sollievo. La ripartenza se l'erano aspettata peggiore. Già dai primi giorni hanno rivisto qualche cliente affezionato, tornato a riassaporare un sorso di normalità. Stilare un bilancio di queste prime settimane non è facile, ma soprattutto non ha granché senso. Perché è impossibile fare paragoni con gli anni addietro. E, infatti, tanti commercianti parlano di «nuovo inizio».
La percentuale
«Si lavora abbastanza bene, anche se al 70-80 per cento rispetto a prima, ma ce l'aspettavano. Ci vorranno due anni per recuperare i mesi persi. Andiamo avanti», dice Claudio Cognigni del Gran Caffè Belli, in corso Cefalonia. Il viale che da piazza porta in piazzetta sta riprendendo vita. Un paio di settimana fa ha riaperto la libreria, l'altro ieri una galleria d'arte e a breve toccherà a un negozio di argenteria. Segnali di ripresa di cui il centro ha un gran bisogno. In questi giorni sono arrivati i primi turisti, quasi tutti italiani. Girano e consumano. «Di sera spiega Cognigni , mi mancano sempre quei tre o quattro tavoli di stranieri. Lavoravo molto con l'Olanda. Però sono tornati gli abituali, quelli che hanno la casa di proprietà da queste parti. E gli italiani delle regioni vicine che hanno cancellato i viaggi all'estero». «Per il resto prosegue , vediamo come andrà. Con il caldo, la gente ha voglia di uscire, di passare qualche ora in relax. La paura sta pian piano passando. Certe volte, però, c'è qualche indisciplinato a cui dobbiamo ricordare le regole, che sono dure da rispettare anche per noi. Lavorare tutto il giorno con la mascherina è davvero difficile».
Le attività
Dall'altra parte di piazza, viale Vittorio Veneto si sta rivitalizzando. Da poco ha alzato la serranda una parrucchieria. Pochi metri più in là sta per aprire un centro estetico. La sfilza di vetrate vuote si sta animando di voci e colori. Piazza conferma la svolta ristorativa degli ultimi anni. Sotto le logge ha chiuso il negozio di articoli religiosi. Lo spazio a due passi da Palazzo dei Priori non dovrebbe, però, restare vuoto a lungo. Alla proprietà sarebbero già arrivate due o tre offerte per aprirci un locale di aperitivi e stuzzichini. Sull'altro lato di piazza, da tempo, si parla dell'apertura di una friggitoria che, però, almeno per il momento, non dovrebbe vedere la luce. Tra i negozi che resistono c'è quello di Alessandro Buschi. «Andiamo avanti a giorni alterni: qualcuno bene, qualcun altro meno. Viviamo alla giornata. Non è non possibile fare previsioni perché lo storico è venuto meno», dice il proprietario del negozio di abiti da uomo, dove sono già partiti i saldi.
Il prezzo
«Vendiamo a prezzi allettanti spiega il titolare , quasi di produzione, altrimenti sarebbe impossibile tenere aperto. La mancanza delle cerimonie si è sentita tanto, ma adesso sembra stiano ripartendo. Stringiamo i denti e andiamo avanti». Poco lontano, Alessandra Remia ha da poco rifatto la vetrina. «Le prime due settimane è stata davvero dura racconta la titolare di Le petit bijou , adesso pian piano stiamo riprendendo. Considerata la situazione, mi ritengo abbastanza soddisfatta. Una cosa, però, l'ho notata: prima, i turisti entravano anche solo per dare un'occhiata, mentre adesso guardano la vetrina ed entrano solo se sono decisi a comprare». Insieme ai vecchi clienti, in negozio ne stanno arrivando di nuovi. «Recuperano le occasioni perse spiega la proprietaria della gioielleria , regali di compleanno o di laurea che non hanno potuto fare durante il lockdown». Quest'anno, i commercianti del centro non potranno contare più di tanto sugli eventi estivi, ridotti all'osso per le regole anti-Covid. Loro, però, si dicono ottimisti, convinti che di gente ne arriverà comunque.
L'amministrazione
«Se consideriamo il punto di partenza e quello di arrivo sintetizza l'assessore al Commercio Mauro Torresi facendo la sintesi sulla situazione attuale , possiamo dirci soddisfatti. Facciamo quello che possiamo, in base a quello che ci viene consentito dalle normative. Abbiamo azzerato la Tari e concesso più suolo pubblico gratis alle attività commerciali. Loro si sono tutte adeguate al regolamento comunale di arredo urbano. Adesso piazza è ancora più bella».
Francesca Pasquali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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