Porto Sant'Elpidio con il fiato sospeso per lo zio di un contagiato a Cremona

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Domenica 23 Febbraio 2020, 05:04
L'ALLARME
FERMO Un caso sospetto di coronavirus a Porto Sant'Elpidio scatena il panico, ma l'allarme è subito rientrato con il responso del tampone risultato negativo. La persona che ha sollevato il caso è un uomo che qualche giorno fa ha ricevuto la visita del nipote poi risultato positivo a Cremona. Il portoelpidiense è stato trattenuto per un tampone e rimandato a casa dopo poche ore, con l'avvertimento di applicare le dovute misure di cautela verso i familiari ma nessuna quarantena è scattata. La direzione sanitaria provinciale tranquillizza spiegando che l'uomo dopo il tampone «sta apparentemente bene». Il test è stato eseguito perché il paziente presentava un rischio reale d'infezione da nuovo coronavirus. Dopo le analisi del campione raccolto si è saputo dell'esito in poche ore. È stato l'ultimo passaggio di una procedura avviata con precise domande volte a capire se il rischio di aver contratto il virus fosse reale o meno.
Le analisi
Il campione ottenuto è stato trasferito a un laboratorio microbiologico di primo livello, sono stati necessari alcuni step per prepararlo alle analisi. La comunicazione del caso sospetto è arrivata al sindaco Nazareno Franchellucci. Si era subito mobilitato il Gos (Gruppo operativo sicurezza) dalla Regione ed è scattata l'allerta preventiva. Il giovane ha aspettato gli esiti degli esami prima di tornare a casa. Era stato sottoposto a un questionario e a un colloquio per capire i contatti che aveva avuto con il parente contagiato. Le autorità sanitarie hanno cercato di ricostruire così la mappa degli spostamenti del ragazzo in Lombardia nelle ultime settimane. Ora la direzione sanitaria chiarisce che non ci sono le condizioni di allerta, non sono necessari ulteriori provvedimenti. Niente quarantena. Il sindaco si è adeguato alla guida da adottare in questi casi. Ci sono stati contatti, naturalmente, tra la Prefettura di Fermo, il Comune, l'assessorato regionale alla Sanità, la direzione sanitaria regionale. Interlocuzioni informali per tutelare al massimo la salute dei cittadini. Come da prassi, nel Fermano l'evolversi della situazione resta monitorata. Il portoelpidiense deve seguire tutte le indicazioni mediche. In questi casi i familiari dei casi sospetti, se hanno dubbi, non devono recarsi al pronto soccorso ma devono contattare il medico di famiglia o il 118. Per il momento non ci sono disposizioni della Prefettura di Fermo circa un'allerta nel Fermano. Obiettivo è evitare situazioni di panico. Resta il fatto che il Covid-2019, che sta circolando nel Nord Italia con due focolai, in Veneto e Lombardia, comincia a tenere sulle spine anche le zone del Centro. Nel Fermano c'è massima attenzione su quattro persone rientrate dalla Cina: due studentesse cinesi che studiano al Conservatorio sono sotto sorveglianza, due viaggiatori di commercio sono stati sottoposti a sorveglianza, stanno bene, ma devono fare 14 giorni di quarantena volontaria.
Sonia Amaolo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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