Piazzale Azzolino, luci e ombre L'isola pedonale parte a rilento

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Domenica 23 Settembre 2018, 05:04
IL CASO
FERMO Auto in doppia fila, manovre impossibili, nervosismo palpante: la chiusura al traffico di piazzale Azzolino divide i commercianti. Il restyling dello spiazzo, con l'eliminazione dei parcheggi, sta creando più di qualche problema alla viabilità della zona. «La situazione è così da gennaio dice Fausto Sgalippa dell'Angolo della notizia , da quando sono iniziati i lavori. Ora, anche se sono finiti, non è cambiato niente, perché le auto non possono più entrare».
Le transenne
In teoria. Perché in pratica qualcuno che prova a fare il furbo c'è. L'accesso al piazzale è bloccato da tre transenne, due di ferro e una, centrale, di plastica. Su quest'ultima è attaccato un cartello di divieto di transito. Sorvolando sull'estetica che di certo non fa il paio con l'area riqualificata, non si può comunque parlare di una soluzione definitiva. I più sfrontati, infatti, non fanno altro che spostare le barriere, entrare con l'auto nel piazzale, per poi uscirne una volta fatto quello che devono. Magari senza rimettere le transenne al loro posto. Gran parte del caos lo creano le cinque strisce blu di fianco al mercato coperto, sempre piene. Il problema è che le auto vengono parcheggiate anche sul lato opposto, dove non si potrebbe, e addirittura in mezzo, rendendo praticamente impossibile le manovre in uscita. E, a tre mesi dalla fine dei lavori, le ripercussioni sul commercio si fanno sentire.
I numeri
«A me gli affari sono calati almeno del 40%. Lo vedo dalle rese dei giornali. Già c'era stato un grave calo con il terremoto e ora è peggio. D'estate alla fine si sopravvive perché la gente un giro in centro lo fa comunque, ma d'inverno non ci sono molte ragioni per venire qui. Sono d'accordo con la riqualificazione del piazzale, ma penso che alla fine dell'estate dovrebbe essere riaperto alle auto», continua Sgalippa. Di parere opposto è Giampaolo Stabile di Ellis Island Pub. «Sono sempre stato convinto di togliere le macchine dal centro storico», dice. «La città ha una chance culturale che è il turismo e dovrebbe industriarsi per farlo fruttare. Il problema è che consideriamo innovazione ciò che in altri posti è normale da almeno trent'anni. Guardiamo indietro invece che in avanti». «Se si tolgono le transenne aggiunge il piazzale si riempie di macchine, perché la gente è così. Ma i vigili dove sono? Non solo non controllano, ma non vengono neppure se li chiami. Per migliorare la situazione, abbiamo chiesto di chiudere l'accesso da piazzale Carducci e consentirlo solo a residenti, disabili e al carico e scarico, ma niente».
L'altra questione
L'altra questione a tenere banco tra i commercianti è la gru che a giorni sarà montata davanti alla cabina dell'Enel. Da mesi se ne parla. Per ora, ad asciugarsi sul piazzale c'è la gettata di cemento che farà da basamento. Un intervento per la verità inevitabile, necessario per sistemare il condominio di corso Cefalonia, lesionato dal terremoto. «I disagi per i lavori al piazzale li abbiamo digeriti perché finora non era mai stato fatto niente del genere, ma adesso ricominciano i lavori. È un cantiere infinito. L'affluenza di gente si è ridotta. Non si vive di soli eventi, ma anche di quotidianità», dicono alcuni commercianti che preferiscono restare anonimi. Entro fine mese la gru dovrebbe fare la sua comparsa sul piazzale, per restarci fino a primavera inoltrata.
Francesca Pasquali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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