Nuove quarantene: barricate a scuola per fermare il virus

3 Minuti di Lettura
Venerdì 24 Settembre 2021, 05:06
L'EPIDEMIA
FERMO Salgono a sei le classi in quarantena nel Fermano. A dieci giorni dal rientro a scuola, la didattica a distanza torna di prepotenza nella vita degli studenti. Al 5°D Economico-Sociale del Liceo delle scienze umane Caro, di cui abbiamo riferito nei giorni scorsi, si sono aggiunti il 4° e il 5° dell'Agraria Montani di Montegiorgio, il 1°B e il 1°C dell'Itet Carducci-Galilei e una classe della media Fracassetti di Fermo. In quarantena anche alcuni bambini dell'asilo nido di Grottazzolina.
I controlli
Tredici dei ventisette studenti delle Scienze umane torneranno a scuola oggi. Quelli vaccinati che hanno fatto il tampone di controllo l'altro ieri. Sono risultati tutti negativi. Solo uno, pure vaccinato, ma che non ha ancora passato i 14 giorni dalla seconda dose, dovrà aspettare domani per fare il tampone, assieme ai compagni non vaccinati. Se l'esito sarà negativo, rientreranno in aula martedì. La classe è in quarantena da venerdì scorso, dopo che la sera del primo giorno di scuola una ragazza si era sentita male, aveva fatto il test ed era risultata positiva. La quarantena delle due classi dell'Agraria è scattata per la positività di un docente. Negli altri casi, ad avere contratto il Covid sono alcuni studenti. Per i vaccinati, la quarantena dura sette giorni. Per gli altri, dieci. Trascorsi, si fa il tampone. Se è negativo, si può uscire di casa. Se è positivo, bisogna aspettare che si negativizzi. Passati ventuno giorni, se non si hanno sintomi, si può uscire anche col tampone positivo. Ma le classi in quarantena potrebbero presto aumentare. Per effetto dei test salivari partiti ieri nelle prime quattro scuole sentinella della provincia (le elementari Sant'Andrea e Salvadori di Fermo e le medie di Torre San Patrizio e Campofilone). Centocinquanta i test effettuati da quattro infermieri dell'Area vasta 4, che saranno analizzati dal Laboratorio analisi dell'Asur fermana.
La scelta
Tredici, in tutto, le scuole interessate, che si alterneranno ogni quindici giorni, fino al 30 novembre. Poi, gli studenti dovranno fare i test da soli e consegnarli in classe, per i controlli. Così, fino al 4 giugno, ultimo giorno di lezioni. «I test salivari spiega il direttore del Dipartimento di prevenzione dell'Area vasta 4, Giuseppe Ciarrocchi servono per vedere la circolazione virale tra i non vaccinati. Perché è vero che il virus circola anche tra i vaccinati, ma lì crea pochi problemi. Tra i non vaccinati, invece, la circolazione virale è elevata ed è più pericoloso». Mentre, nel Fermano la copertura vaccinale si assesta al 66,61% (quella regionale è al 68,9%, la nazionale al 69%), in ospedale sono partite le somministrazioni delle terze dosi ai pazienti ultrafragili. «È stato visto dice Ciarrocchi che, con due dosi, su queste persone, l'efficacia del vaccino era bassa e si rischiava di non proteggerle». Da adesso in poi, il primo ciclo vaccinale per dializzati, trapiantati, immunodepressi e malati oncologici e oncoematologici sarà di tre dosi. Per tutti gli altri, a partire dagli ultraottantenni e dal personale sanitario, tra qualche settimana comincerà il secondo ciclo, con la cosiddetta dose booster, ad almeno nove mesi dalla prima. Scende, intanto, la curva dei contagi nel Fermano. Dove ieri i nuovi casi erano nove. Stabile a quattordici il numero dei ricoverati positivi al Murri: undici in Malattie infettive e tre in Terapia intensiva. Solo uno è vaccinato. Prova, secondo Ciarrocchi, «per chi è ancora scettico, che il vaccino protegge dalla malattia». Le persone in quarantena, ieri, erano 391, di cui 21 sintomatiche.
Francesca Pasquali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA