«Nelle Marche solo il 10% delle donne denuncia violenze»

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Mercoledì 23 Maggio 2018, 05:04
LA CRITICA
PORTO SANT'ELPIDIO L'associazione On the Road onlus, che gestisce il centro antiviolenza Percorsi Donna di Porto Sant'Elpidio, dove Giuseppe Valentini ha ucciso a colpi di fucile la moglie Silvana Marchionni, lancia un appello «contro lo stile di comunicazione misogino che colpevolizza le vittime di violenza e non il loro carnefice. In una regione come le Marche dove si stima che solo il 10% delle donne vittime di violenza ha il coraggio di denunciare i maltrattamenti, è importante - scrive l'associazione - che i mezzi di comunicazione, nel riportare i fatti di cronaca, evitino di dare un messaggio di colpevolizzazione nei confronti delle vittime. La scelta del linguaggio con cui si comunicano i fatti non è una semplice questione formale ma, al contrario, riveste un'importanza sostanziale poiché plasma l'opinione pubblica e contribuisce a creare rappresentazioni, a rafforzare o a contrastare stereotipi. La narrazione corretta dei fatti e delle vicende può porsi come un importante strumento di trasformazione culturale e sociale per produrre concretamente quel cambiamento che è sempre più necessario per prevenire e contrastare la violenza contro le donne». Meri Marziali, presidente Commissione Pari Opportunità della Regione Marche aggiunge: «Ancora una volta ci troviamo davanti non solo a una cattiva informazione, ma anche ad un blaming victim molto grave, in cui è la vittima ad essere colpevolizzata e non il suo carnefice. Chi è chiamato a fare informazione non dovrebbe farsi portavoce di messaggi tanto fuorvianti e dannosi. Proprio perché in Italia ancora troppe poche donne scelgono di denunciare e solo una bassa percentuale si rivolge ai Centri Antiviolenza, gli organi di informazione hanno un ruolo cruciale nel comunicare che la morte non è e non deve essere il destino inevitabile di una vittima colpevole. Al contrario, i media dovrebbero sensibilizzare, informare, farsi portavoce di messaggi positivi, che uscire dalla violenza è possibile e che ci sono gli strumenti per farlo». Occorre portare a galla un mondo di violenze e soprusi.
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