Maxi blitz contro lo spaccio i pusher costretti alla fuga

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Venerdì 17 Maggio 2019, 05:04
L'OPERAZIONE
FERMO Maxi operazione antidroga dei carabinieri tra mercoledì sera e ieri mattina. Passata al setaccio la costa tra Lido Tre Archi e Porto Sant'Elpidio. Le operazioni si sono estese fino a Sant'Elpidio a Mare dove è scattato il blitz in un villino in via Faleriense vicino alla chiesetta di legno. L'oggetto delle ricerche delle forze dell'ordine era il primo piano dove vive una famiglia in affitto. Massiccio è stato lo spiegamento di carabinieri in divisa e in borghese della stazione di Porto Sant'Elpidio, della compagnia di Fermo e della stazione di Porto San Giorgio.
La collaborazione
I militari erano coadiuvati dai vigili del fuoco e dalla guardia di finanza, in azione con due unità cinofile. L'elicottero dei carabinieri tutta la mattina ha sorvolato la costa e l'entroterra. I primi blitz sono scattati mercoledì alle 20 in via Pietro Nenni. Le divise hanno passato al setaccio i locali, anche il nuovo ristorante sulla rotatoria. I controlli si sono estesi in via Moro, la via dei bar. Niente è stato lasciato al caso tra perquisizioni e identificazioni. Ieri mattina sono ripartiti gli interventi nei cortili dei palazzi in largo Saragat e nelle vie Bachelet, Aldo Moro, Antonio Segni. Le divise sono tornate nei luoghi più controllati nelle ultime settimane. In uno di qui palazzi, in un appartamento all'ultimo piano, c'era stata l'irruzione degli agenti di polizia lo scorso 12 aprile. Un uomo e una donna erano stati accompagnati in questura. Anche in quell'occasione intervennero le unità cinofile e sequestrarono un modico quantitativo di stupefacenti e dell'altro materiale, anche una pistola giocattolo.
L'area
I controlli a tappeto ieri sono andati avanti per ore in tutta l'area considerata il perimetro dello spaccio, il quartier generale dei boss della droga. I capi che hanno i galoppini a percentuale che lavorano per loro, hanno assoldato anche le prostitute. Due giorni fa c'era stato un intervento in una di quelle abitazioni ma era stato di tutt'altro genere. L'ambulanza e l'automedica erano intervenute per soccorrere una donna colta da malore per un mix di alcool e droga. Sul posto anche i carabinieri. Nello stesso frangente un giovane aveva rischiato di incendiare la stanza perché si era addormentato con la sigaretta accesa. E' questa la zona franca tra via Pietro Nenni a Tre Archi e via Milano a Porto Sant'Elpidio, la più monitorata. Ieri l'operazione si è estesa a ovest e a nord fino in via Canada. Mentre l'elicottero sorvolava costa ed entroterra, una ventina di uomini tra militari dell'Arma, pompieri e finanzieri ispezionavano minuziosamente il villino vicino alla chiesetta di legno. Le operazioni concentrate al primo piano, dove c'è una famiglia in affitto, e sono intervenuti i cani antidroga. Sono stati impiegati Grant e Fancy delle unità cinofile ma la casa è risultata pulita.
La soffiata
Il blitz, secondo indiscrezioni della gente del posto, sarebbe dovuto una soffiata e le ricerche erano indirizzate a un pusher che si sarebbe potuto nascondere in quell'appartamento. Ma a quanto risulta dell'uomo non c'era traccia, come non è stato recuperato stupefacente. In base alle informazioni raccolte dagli investigatori ingenti quantitativi di droga ultimamente sarebbero stati spostati dalla zona di Lido Tre Archi verso Sant'Elpidio a Mare. Tutto per tenere al riparo il materiale che sarebbe più a rischio lungo la costa, visti i ripetuti blitz di carabinieri e polizia che si verificano oramai ogni giorno. Il quartier generale dello spaccio sarebbe stato svuotato dunque per questione di sicurezza. L'uomo ricercato, irreperibile al momento, potrebbe essere stato avvisato da qualche a lui vicino. Un amico o un parente. Ma potrebbe anche essersi trattato di una informazione sbagliata. Resta il fatto che il giro ha assunto una portata pazzesca e per questo le forze dell'ordine stanno intervenendo con tutta la potenza di fuoco di cui sono disposte.
Lo spiazzo
L'elicottero, dopo aver sorvolato a lungo tutta la costa, si è posato nello spiazzo dell'Orfeo Serafini e poi è ripartito in direzione nord, in via Cavour, per il secondo blitz nella villa disabitata e in stato di abbandono, occupata da clandestini e utilizzata dagli spacciatori. Nella dimora di via Cavour, il cui cancello si affaccia sulla statale, le occupazioni abusive sono un problema crescente. Oggetto di ripetuti blitz dei carabinieri negli ultimi mesi, sono stati allontanati diversi barboni che lì avevano trovato riparo. Di pochi giorni fa il fermo di un pusher tunisino che viveva lì. Ieri non sono state trovate persone ma c'erano tracce evidenti di bivacchi notturni.
Sonia Amaolo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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