La sicurezza ora è una priorità si scommette sulle telecamere

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Domenica 24 Marzo 2019, 05:04
LA PREVENZIONE
FERMO Se c'è una parola ad aver monopolizzato il dibattito pubblico, il confronto politico e le campagne elettorali degli ultimi anni, è di certo Sicurezza. Una richiesta sempre crescente, quella della cittadinanza, nei grandi centri come nelle piccole municipalità, sulla costa e in montagna. Un'esigenza che viene dal timore di subire reati, che numericamente non aumentano, stando ai dati ufficiali di Prefettura e forze dell'ordine, ma di certo sono molto più noti rispetto al passato, complice la rapidissima diffusione che rimbalza tramite i social. Così, insieme al bisogno di sicurezza, la copertura del territorio con occhi elettronici, che prima era una sperimentazione a macchia di leopardo, è ormai il primo rimedio adottato dalle pubbliche amministrazioni. Effetto deterrente per le zone più sensibili, ma anche un potente strumento d'indagine, specie da 2-3 anni a questa parte, quando le telecamere di ultima generazione, con dispositivo Ocr per la lettura delle targhe, ha fornito spesso un contributo determinante alla risoluzione di numerose indagini. Al fondo istituito dal Ministero dell'Interno lo scorso autunno per l'installazione di sistemi di videosorveglianza hanno partecipato ben 2427 Comuni in tutta Italia, circa il 30% del totale. Ben 16 sui 40 della provincia fermana hanno presentato progetti.
I fondi
Hanno avuto finora soddisfazione quelli ad aver messo di tasca propria la quota maggiore. I 7 che hanno subito avuto accesso al fondo avevano tutti proposto di cofinanziare al 50% col Ministero gli interventi richiesti. Così Montegranaro, Monsampietro Morico, Porto San Giorgio, Ponzano, Servigliano, Belmonte Piceno e Grottazzolina hanno racimolato complessivamente 115.000 euro per potenziare il loro sistema di copertura video, con il comune sangiorgese, che ha ricevuto 45.600 euro, a fare la parte del leone. E' del 1 marzo scorso il via libera dal Viminale allo scorrimento di altri 200 posti circa in graduatoria, grazie ad un ulteriore finanziamento da 30 milioni di euro. Così arriveranno presto soldi anche a Fermo, per 24.400 euro, Montappone, per 11.800 e Falerone, per 21.350. Rimane di un soffio fuori, appena tre posti sotto lo sbarramento, Magliano di Tenna, che nel suo progetto chiedeva poco più di 53.000 euro. Anche la piccola Smerillo compare in graduatoria, con un progetto di sorveglianza da complessivi 50.000 euro. Capitoli in bilancio per garantire maggiore sicurezza sono ormai una costante nei bilanci degli enti locali. Sant'Elpidio a Mare primeggia, per numero di telecamere, in provincia, con i suoi 70 apparecchi, di cui 25 Ocr, sistemati nelle principali vie di scorrimento. Il comune elpidiense non intende fermarsi ed ha già un progetto per installarne progressivamente altre 70 da qui ai prossimi anni.
Il Patto
In tutti i Comuni, come previsto dal Patto per la sicurezza siglato da ben 21 sindaci della Provincia in Prefettura, la priorità è diventata quella di monitorare i varchi d'accesso alla città. Più sono sorvegliate le arterie primarie, più è semplice individuare criminali in fuga. Fermo nell'ultimo biennio ha aumentato esponenzialmente la copertura ed ora si prepara ad un ulteriore incremento, tra i fondi per le periferie che interesseranno Lido Tre Archi e quelli erogati per la videosorveglianza. Investimenti corposi anche quelli adottati a Porto San Giorgio, agli ingressi nord, sud ed ovest e nei principali punti strategici, nelle piazze e a Bambinopoli. Da qui al 2020 si prevedono altre 30 telecamere, che porteranno ad un numero complessivo oltre i 60 apparecchi. Ha investito parecchio sugli occhi elettronici anche Montegranaro, arrivata a contare più di 50 dispositivi funzionanti, con una spesa spalmata anno dopo anno a partire dal 2015. E col fondo del Ministero, ne saranno montate altre 4 tra via Veregrense, via Fermana sud e Piane di Chienti.
Lo stesso vale per Monte Urano, che ha investito quasi 150.000 euro per coprire 10 punti d'accesso al territorio comunale, così da immortalare oltre il 90% del traffico in entrata ed uscita. Ambizioso il piano di potenziamento del presidio video presentato da Porto Sant'Elpidio, che aveva tentato il colpaccio con il fondo ministeriale, chiedendo un finanziamento monstre da 320.000 euro, più 100.000 di spesa a carico del Comune, per allestire ben 14 postazioni di controllo a coprire quasi tutto il territorio cittadino, dal centro alle estremità. Con l'installazione del wifi gratuito sul lungomare, in preparazione proprio in queste settimane, si prevede anche di allestire il sistema in vista di un possibile monitoraggio video anche della strada litoranea.
Pierpaolo Pierleoni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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