L'EPIDEMIA
FERMO Ci sono abbastanza dosi per vaccinare tutti gli ultraottantenni?

3 Minuti di Lettura
Venerdì 5 Marzo 2021, 05:04
L'EPIDEMIA
FERMO Ci sono abbastanza dosi per vaccinare tutti gli ultraottantenni? Quando partiranno le vaccinazioni di quelli che sono non autosufficienti? Com'è la situazione dei contagi nelle case di riposo? Perché gli infermieri di quartiere non sono ancora arrivati?
Le domande
È lunga la lista di domande a cui i sindacati dei pensionati cercano risposta. Ieri mattina hanno incontrato, a distanza, il prefetto Vincenza Filippi e il direttore del Distretto sanitario Vittorio Scialè. Un summit per fare il punto della situazione e per provare a smorzare le polemiche che seguono passo passo le vaccinazioni. Il problema c'è ed è reale: il vaccino procede a rilento. La gente è arrabbiata. Si sfoga intasando i centralini dell'Asur fermana. Chiede, vuole sapere e quando, dall'altra parte, la risposta non arriva o non è quella che si aspetta, dà di matto. Sta succedendo con le vaccinazioni degli anziani e con quelle delle persone fragili. La risposta è una e una sola: mancano le dosi.
La Regione
L'ha scritto a chiare lettere ieri l'assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, in un post sui social: i vaccini Pfizer e Moderna (quelli somministrati alle due categorie in questione) scarseggiano. Va da sé che, senza benzina, la macchina non fa tanta strada. E c'è il rischio concreto che, se non arriveranno rinforzi, le vaccinazioni rischiano lo stop. «L'auspicio è che le dosi consegnate aumentino e che la vaccinazione acceleri. Siamo preoccupati perché gli anziani e i pazienti fragili non possono aspettare», spiega Paolo Filiaci. Il segretario dello Spi Cgil, ieri mattina, ha partecipato all'incontro assieme a Lanfranco Rocco dalla Fnp Cisl e ad Alberto Tarquini della Uilp. Le richieste avanzate dai sindacati dei pensionati sono state raccolte della prefetta che s'è impegnata a girarle al governo. Il secondo tema caldo, legato a doppio filo col primo, è l'accordo tra Regione e medici di medicina generale. Dato per certo già da un paio di settimane, di fatto, non s'è ancora concretizzato. Uno stallo che, se i vaccini cominciassero ad arrivare in quantità, causerebbe non pochi problemi. Ieri, nel post di cui sopra, Saltamartini parlava di accordo quasi concluso.
L'obiettivo
«Ci auguriamo dice Filiaci che l'accordo si raggiunga il prima possibile, perché, solo attraverso i medici di base, si riuscirà a raggiungere l'obiettivo. Speriamo nel senso di responsabilità sia della categoria dei medici di medicina generale sia della Regione». C'è poi la questione degli infermieri di quartiere. Figura prevista dal Decreto Rilancio del maggio scorso che, però, nel Fermano manca. Ne sono previsti otto ogni 50mila abitanti. Quindi, nella nostra provincia, una trentina. Ma, per ora, siamo a zero. Per i sindacalisti, oltre a potenziare l'assistenza domiciliare, potrebbero dare una mano nelle vaccinazioni. Ultimo punto, le strutture protette dove, in questi mesi, sono scoppiati diversi focolai e dove è stato vaccinato il 95,6% degli ospiti. A novembre, i sindacati avevano chiesto a tutte quelle della provincia un quadro della situazione. Ma solo quattro su ventiquattro hanno risposto.
La tendenza
«Abbiamo il diritto di capire cosa avviene all'interno. Invece, c'è una tendenza a non far sapere, che, però, deve essere superata», spiega in conclusione Filiaci. Che, assieme agli altri due sindacalisti ha chiesto al prefetto Filippi di farsi portavoce delle loro istanze per cercare di migliorare il servizio.
Francesca Pasquali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA