I PARCHI DIVENTANO LE VALVOLE DI SFOGO PER I BAMBINI

3 Minuti di Lettura
Giovedì 11 Marzo 2021, 05:04
LA PANDEMIA
FERMO Un salto indietro di un anno preciso. Con le strade che si svuotano ma neanche troppo, la scuola tutta a distanza, i negozi per grossa parte chiusi, gli spostamenti limitati al massimo. Ha il suono delle stampanti che sfornano autocertificazioni, il ritorno del Fermano in zona rossa. I fogli da compilare per uscire di casa sono ricomparsi dentro borse e automobili. Lo sapeva la provincia più piccola delle Marche che sarebbe stata solo questione di tempo. L'aumento dei contagi e l'ospedale di nuovo quasi pieno lasciavamo poco spazio all'ottimismo.
L'esordio
Eppure, ieri, nel primo giorno di zona rossa, l'atmosfera non era quella del lockdown del marzo scorso. Un po' perché le maglie, stavolta, non sono così strette. E un po' perché la gente, in qualche modo, ormai ci ha fatto il callo. La giornata tra sole e nuvole è passata con i cani al guinzaglio tornati a essere i migliori amici dei proprietari, i parchi sempre più valvole di sfogo per i bambini di nuovo costretti a casa e il viavai delle pattuglie delle forze dell'ordine impegnate nei controlli. Particolare attenzione è stata riservata alla costa. È lì che s'è concentrata l'attività delle volanti, appostate sul lungomare e lungo la Statale.
I controlli
Nel pomeriggio, Polizia e Guardia di finanza si sono dirette a Lido Tre Archi. Sotto la lente i soliti posti noti. Davanti a un bar, un gruppetto di extracomunitari sorseggia una birra. Di mascherine neanche a pensarci. Un poliziotto scende dalla volante. Parla col proprietario del locale. I giovani si spostano di qualche metro. Non gradiscono l'intrusione. Borbottano tra loro, ma non se ne vanno. La pattuglia riparte, direzione confine con Porto Sant'Elpidio. Comincia a fermare le macchine che passano. Paletta. L'automobilista accosta. Patente e autocertificazione. Tutte apposto. Non porta la mascherina, ma è in auto da solo. Riparte. Altra paletta. Altro automobilista che si avvicina al ciglio della strada e porge il foglio col perché si trova a passare di lì. Arriva un uomo col cane al guinzaglio. Attività consentita, può continuare la passeggiata vista mare. Passate al setaccio anche le attività commerciali. Quelle che, pure se in zona rossa possono restare aperte, per verificare le norme anti-contagio. E quelle che, invece, da ieri devono essere chiuse, per controllare il rispetto delle serrate. Poche le infrazioni riscontrate. I fermani alle prese col nuovo lockdown, almeno il primo giorno, si sono dimostrati rispettosi delle regole.
L'emergenza
Sul fronte sanitario, il Covid continua a fare paura. Nel Fermano, dove ieri si sono registrati 69 nuovi casi, i positivi sfiorano quota mille. Porto Sant'Elpidio è il Comune con più contagiati (189). Seguono Fermo (151), Sant'Elpidio a Mare (89), Montegranaro (87) e Porto San Giorgio (79). Solo due i Comuni ancora Covid free: Monteleone di Fermo e Smerillo. In leggero calo il numero delle persone in quarantena che ieri erano 1.615 (-19), di cui 267 sintomatiche. Resta in affanno il Murri, dove ieri i pazienti positivi erano 66: 7 in Terapia intensiva, 12 in Area semintensiva, 42 in Malattie infettive, 5 in Pronto soccorso. Dall'inizio della pandemia, l'ospedale di Fermo paga lo scotto di essere l'unico della provincia e, da qualche giorno, si sta facendo carico anche di alcuni pazienti del Maceratese e dell'Anconetano. Da ieri l'ospedale Murri ha ridotto l'attività operatoria, sospesa quella ambulatoriale non urgente e raddoppiati i posti di Terapia intensiva Covid, come richiesto dalla Regione Marche per far fronte all'impennata di contagi.
Francesca Pasquali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA