FERMO
Hanno provato ad affossarlo e non gli è riuscita. Luciano Romanella

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Giovedì 24 Settembre 2020, 05:04
FERMO
Hanno provato ad affossarlo e non gli è riuscita. Luciano Romanella entra in Consiglio. Dimezza le preferenze rispetto al suo solito ma prende 190 voti nonostante l'audio hot diventato virale su WhatsApp. Sopravvissuto alle polemiche dopo le confidenze all'amico Gianlù che ha girato a un altro, che ha girato e poi a un altro finché è finito tutto su Repubblica. Apriti cielo. Quelle frasi tra sesso e politica hanno inchiodato lo sporcaccione. Dopo il voto e dopo l'imperdibile confronto telefonico in diretta su Radio 24, con l'insolente Cruciani che a Romanella dà dell'«amico mio» e vuol conoscere la «cinquantenne» pratica del mestiere, la tempesta si è rivelata imperfetta. Resta solo la pubblica gogna. Passata la buriana la domanda è: chi ha fatto cosa e perché? A questo lavorano due avvocati. Intanto il suo vocale è un motivetto rap . Il nuovo consigliere della Lega riflette su due aspetti: sul contenuto dei messaggi e su chi li ha utilizzati. Nel primo caso: «chiedo scusa per la bestemmia, per il resto ho solo parlato con un amico». Sull'uso strumentale del vocale «l'intento era danneggiare me e lo schieramento cui appartengo, e ciò è vergognoso. La politica tutta dovrebbe insorgere, di destra e di sinistra, una cosa del genere può capitare a chiunque. A qualcuno deve esser sfuggito che dietro ogni persona c'è una famiglia, ci sono gli amici, c'è la storia di un uomo. Oltretutto, a tre giorni dal voto, niente avrebbe cambiato i risultati. Si sapeva che il centrodestra avrebbe preso la Regione e che Calcinaro avrebbe stravinto». E adesso ? «Io ho chiesto scusa, lo faccia anche chi ha usato messaggi privati a scopo politico per danneggiare me e il mio gruppo, non è stata opera di uno sprovveduto, c'è una regia dietro». Sarà più cauto? «Dico solo che continuerò, con ancora più forza, a fare quello che ho sempre fatto: girare e parlare con la gente, ascoltare i problemi».
Sonia Amaolo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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