Bambini al centro vaccini Con lo show di due clown anche l'ago fa meno paura

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Mercoledì 12 Gennaio 2022, 05:05
L'EPIDEMIA
FERMO Stringono tra le mani un foglio di carta con il loro nome scritto sopra, i piccoli vaccinati del Fermano. È l'Attestato di coraggio che gli è stato consegnato ieri pomeriggio. Si spostano in viale Trento le vaccinazioni dei bambini dai cinque agli undici anni. Sempre alla Don Dino Mancini, ma con ingresso e locali autonomi rispetto a quelli per gli adulti.
La scelta
A rallegrare i piccoli, ieri, c'erano i clown dell'associazione Magicabula. Memole e Dottor Pistacchio che, bombette colorate in testa e palloncini da gonfiare in mano, hanno regalato un sorriso ai piccoli. Una settantina quelli vaccinati ieri. Tra loro Celeste, cinque anni compiuti a novembre. «Non vedevamo l'ora. Tra qualche settimana ci sentiremo più tranquilli», dice la mamma. E racconta che la bimba era un po' agitata, che la notte prima ha dormito poco e che a casa l'aspetta un bel regalo.
I palloncini
Lei guarda i clown trasformare i palloncini in un braccialetto di palline che le infilano al braccio. Sorride e la paura scompare. Vaccino, ieri, anche per Mattia. Per la mamma, «una scelta di responsabilità nei suoi confronti e di quelli della gente che ci circonda». A vaccinare, due pediatre che, via via, si alterneranno con gli altri. Le vaccinazioni si terranno, di mattina, dal lunedì al venerdì. Il martedì e il mercoledì anche di pomeriggio. La prenotazione va fatta sulla piattaforma della Regione. A salutare i piccoli, ieri pomeriggio, c'erano il sindaco Paolo Calcinaro, la primaria di Pediatria del Murri, Luisa Pieragostini, e il direttore dell'Area vasta 4, Roberto Grinta.
I vertici
Quest'ultimo, prima ha sottolineato come «la vaccinazione sia importantissima, a maggior ragione a questa età, perché è sicura». Poi ha fatto il punto della situazione sull'ospedale, dove ieri i pazienti in Terapia intensiva sono scesi a quattro, mentre restano tutti occupati i trenta posti di Malattie infettive. Ha parlato di «emergenza sanitaria sotto controllo», Grinta. In Terapia intensiva, ha aggiunto, «non dobbiamo superare i sei ricoverati, per garantire le sedute operatorie. Perché, a differenza delle fasi precedenti, ora abbiamo un mondo che vive fuori e dobbiamo garantire l'assistenza a tutti». Ma gli occhi sono puntati anche sul pronto soccorso, dove l'altro ieri c'erano dieci pazienti positivi, alcuni dei quali sono dovuti restare in ambulanza perché non c'era posto per sistemarli.
La proposta
Sulla proposta del primario Alessandro Valentino di dividere pazienti Covid e codici rossi, dei quali si occuperebbero i medici del pronto soccorso, dagli altri, che sarebbero affidati a quelli della cooperativa, Grinta s'è detto possibilista. «Stiamo valutando una serie di operazioni. È normale ha spiegato che il modello organizzativo possa essere visto e rivisto anche sulla base delle esigenze che potranno emergere». Buona notizie, intanto, per il nuovo ospedale.
Il disco verde
L'Anci Marche ha, infatti, dato l'ok alla proposta della Regione di destinare i sei milioni di fondi ministeriali per il miglioramento e l'adeguamento sismico degli edifici strategici all'ospedale di Campiglione e all'Inrca di Ancona. A Fermo andranno tra i due e i tre milioni che saranno usati per realizzare il triage esterno del nuovo pronto soccorso.
Francesca Pasquali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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